“Abbiamo interrogato la Giunta Fedriga sul procedimento autorizzativo avviato a San Vito al Tagliamento dalla ditta Kronospan, ma come al solito o non abbiamo ricevuto risposte o quelle avute ci preoccupano”. Lo rileva il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo. “Dell’impianto e del suo possibile ampliamento ci siamo occupati anche nel corso della scorsa legislatura, quando interrogammo la Giunta Serracchiani sulle richieste avanzate dalla società. Le preoccupazioni dell’ampliamento riguardavano alcuni aspetti ambientali, visto che sulle opportunità di mercato e le possibili conseguenze della sua realizzazione sono altre le associazioni di categoria che dovrebbero esprimersi”.
“In realtà, continuiamo a non capire come, adesso che la società è tornata alla carica, l’assessore Fabio Scoccimarro intenda perseguire gli sbandierati obiettivi di raggiungere un’economia con emissioni zero di gas a effetto serra entro il 2050, se dovessimo autorizzare impianti come questo nel prossimo futuro – continua Sergo -. Inoltre, nella Zona Industriale Ponte Rosso, dove è previsto l’ampliamento, è stata progettata la prima Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata, che dovrebbe rispettare determinati criteri ecologici stabiliti dalla Regione stessa, ma su questo l’esecutivo Fedriga non si è proprio espresso, nonostante ci sia uno stanziamento di 200 mila euro per il progetto Apea”.
“Destava preoccupazione già nel 2016, quando la collega Eleonora Frattolin presentò l’interrogazione all’Assessore Vito, la richiesta di emungere 144 mila metri cubi da pozzi artesiani; desta preoccupazione anche adesso che si richiede un prelievo di 127 mila metri cubi (pari a 5 litri al secondo) di acqua di falda per scopo industriale – sottolinea il portavoce M5S -. All’epoca, l’assessore Sara Vito rese noto che l’Autorità di Bacino aveva richiesto integrazioni alla ditta e che la stessa non fornì alcuna documentazione, ma inoltrò una seconda richiesta di prelevare 2500 mc l’anno. L’Autorità di Bacino si dichiarò si favorevole ad aumentare l’allora portata autorizzata pari a 300 mc, ma solo sino a 1150 mc l’anno e non ai 2500 richiesti”.
“Oggi l’assessore Scoccimarro ci informa che la richiesta di attivare due nuovi pozzi artesiani è stata valutata in coerenza con le disposizioni del Piano Tutela Acque ed è stata completata la fase di pubblicità – conclude Sergo -. Tutto già deciso, insomma, il Piano Tutela Acque della Regione che considerava ‘non buono’ lo stato della falda artesiana sotto la Kronospan deve essere stato cambiato a nostra insaputa. Ambiente, stai sereno”.