La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, presenzierà all’evento organizzato dal Comitato Femminicidio dal titolo “Narcisismo maligno. Le ferite ci sono, ma la l. 54/2006 le cancella”, che si terrà presso la Sala Pirelli del Consiglio regionale della Lombardia a partire dalle 10 di venerdì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne
Come sottolineato dallo stesso Comitato, la parola “conflitto” puntualmente utilizzata durante le cause separazione da ex partner con “disturbo di personalità narcisistica” ha ulteriormente intensificato la violenza contro le donne, facendo suonare seri campanelli d’allarme sulla necessità di agire con più preparazione e fermezza. La maggior parte dei narcisisti non lascia lividi visibili, né spargimenti di sangue, ma feriscono più profondamente, dove non si vede. Si oppongono a tutto ciò che è reale tra false accuse, odio, ilarità, azioni sadiche e ritorsioni finanziarie. Il “traghettatore” di questa nuova piaga sociale è proprio la legge 54/2006 sull’affido condiviso perché non tutela il minore come “prefigurato” dal suo ideatore prof. Marino Maglietta, bensì espone bambini e bambine a prelievi coatti, a laceranti strappi da madri sane e amorevoli fino a trasformare questi bambini in oggetti “da riprogrammare”.
Sebbene la maggior parte dei giudici abbia abbastanza esperienza da non lasciarsi ingannare da banali menzogne sono anche loro esseri umani. Il narcisista patologico può essere molto carismatico e convincente, conosce l’arte di piegare chiunque alle proprie volontà. L’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità definisce quattro forme di violenza domestica: atti di violenza fisica, violenza sessuale, violenza psicologica e comportamenti controllanti. Dietro c’è una cultura di abusi che porta alla sottomissione psicologica che noi dobbiamo cominciare a conoscere.
Oltre alla consigliera regionale Dal Zovo, prenderanno parte all’evento, Emma Pavanelli, Membro della Camera dei deputati, già Senatrice e membro della commissione parlamentare di indirizzo e controllo su fenomeni di intolleranza, razzismo e istigazioni all’odio voluta dalla senatrice Liliana Segre; Maria Edera Spadoni, Vice Presidente Camera dei Deputati XVIII Legislatura e membro del consiglio d’Europa; Orietta Vanin, già Senatrice commissione Diritti Umani e Cultura del Senato – XVIII legislatura; Stefania Ascari, già membro Giustizia Antimafia e prima firmataria del Codice Rosso; Danila De Lucia, politica, giornalista, già senatrice e già componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul Femminicidio; Michele Cammarano, consigliere regione della Campania e presidente della Commissione speciale aree interne; Imma Cusmai, presidente Comitato Femminicidio in Vita; Paola Fendoni, ipnotista e scrittrice; Cristina Rontino, coordinatrice di equipe degli sportelli antiviolenza “Punto D”, in difesa delle donne e dei diritti dei minori. La chiusura dei lavori sarà affidata a Gregorio Mammì, consigliere regionale della Lombardia e segretario della Commissione Sanità e Politiche Sociali.