«Qualità dell’aria e mobilità nuova e sostenibile. Tutti temi cari al MoVimento 5 Stelle che per primo ha portato in Consiglio regionale, anche per onorare l’impegno assunto da molti nostri candidati, tra cui la capogruppo M5S Frattolin. Purtroppo ci siamo imbattuti con lecontinue promesse della giunta Serracchiani e con la scarsa attenzione verso questi temi. Si continua, infatti, a investire sul cemento e traffico su gomma. Evidentemente il binomio sostenibile-credibile non piace come quello appalto-asfalto». I portavoce del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo puntano il dito contro le promesse non mantenute dall’esecutivo regionale su ‘zone 30’ e percorsi ‘pedibus’.
«Durante l’ultima seduta della IV Commissione le associazioni di cittadini che sono intervenute – dati alla mano – hanno chiesto al Consiglio regionale di spingere verso la creazione, nei centri abitati, delle ‘zone 30’ e verso lo sviluppo di nuove aree da “vivere” non più come un incubo dove bisogna stare attenti e si rischia di essere investiti – ricorda Sergo -. Il superamento dei limiti di velocità è da sempre una delle principali cause di mortalità e non intervenire per ridurre gli impatti nefasti di questo fenomeno finirà per aggravare le evidenti e pesanti ripercussioni sui nostri conti economici, sull’ambiente e sulla nostra salute».
«Da pochi giorni sono stati elaborati i dati Istat 2013 su queste tematiche – aggiunge Dal Zovo -. Numeri molto preoccupanti non solo per il numero di incidenti, gli infortunati e i morti sulle nostre strade, ma anche per la qualità dell’aria delle nostre città. Tra tutti, spiccano, infatti, i dati poco rassicuranti per quanto riguarda la media dei valori annuali di biossido di azoto a Trieste, terz’ultima in Italia, mentre non è migliore la situazione a Udine dove per quanto riguarda i rilievi sull’ozono la città è al penultimo posto tra tutti i capoluoghi italiani».
«Trieste è inoltre al terzo posto per numero di incidenti stradali in Italia. Una situazione allarmante e preoccupante – ribadisce la portavoce M5S -. Sarebbe molto positivo creare una maggiore sintonia tra automobili e cittadini creando ‘zone 30’ nei centri urbani. Si disincentiverebbe il passaggio di auto e mezzi pesanti, rendendo il traffico più sostenibile. Questa è una proposta credibile da supportare e portare avanti – sostiene Dal Zovo -. In questo modo i centri urbani potrebbero prendere vita e i cittadini potrebbero riappropriarsi della città senza essere costretti a rintanarsi nei centri commerciali. E si tratterebbe anche di un beneficio per i negozi che – purtroppo – vediamo di continuo abbassare definitivamente le serrande».
«Di fronte a questi dati non possiamo che attendere con ansia che le promesse fatte dalla giunta Serracchiani si trasformino in realtà – spiega Sergo -. L’assessore Santoro, intervenuta ormai un anno fa a Trieste alla tavola rotonda intitolata “Dalla mobilità sostenibile alla mobilità nuova” affermava infatti che “l’adozione di ‘zone 30’ nelle aree comprendenti le scuole e l’attivazione di percorsi ‘pedibus’ devono essere l’incentivo da cui partire per la riqualificazione dei centri abitati in un’ottica di mobilità sostenibile”».
«Da quanto hanno rivelato le associazioni di cittadini, le belle parole e le promesse non sono state seguite dai fatti concreti. La scusa, purtroppo, è sempre la stessa – conclude Dal Zovo -. Come ha ricordato perfino il presidente della IV Commissione Boem: “Non c’è il personale a disposizione e non ci sono fondi per tutto, già, ma per asfalti e appalti si trovano questi e quelli”».