«Come previsto, il Tar ha confermato le multe inflitte alle società Calcestruzzi Zillo (sanzionata con 3.454.587 euro), Calcestruzzi Trieste Nord Est (145.663 euro), General Beton Triveneta (1.782.660 euro), La Nuova Calcestruzzi (46.011 euro), Cobeton (331.322 euro) e Friulana Calcestruzzi (504.952 euro). Bene, esattamente un anno fa – era il 13 aprile del 2015 – avevamo presentato una interrogazione in Consiglio regionale per sapere se la giunta Serracchiani avesse valutato di proporre un’azione risarcitoria per i maggiori costi eventualmente sostenuti nella realizzazione delle opere pubbliche gestite dalle ditte coinvolte nell’inchiesta. La risposta, come quasi sempre, era stata molto evasiva». Il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Cristian Sergo sottolinea quanto la giunta Serracchiani non abbia ancora quantificato il danno – molto probabilmente – subito dalla nostra Regione in questa brutta storia.
«All’epoca – ricorda Sergo – l’assessore Santoro aveva risposto in questo modo: “Verificheremo se, nei casi in cui la magistratura ha accertato il verificarsi di “cartelli” o “intese” per calmierare i prezzi, rientrano anche appalti di opere pubbliche realizzate dalla Regione o dalle sue partecipate. Nel caso faremo un’ulteriore verifica rispetto a quelle già previste dalla legge, per capire esattamente se la Regione o le sue partecipate abbiano subito un danno perché bisogna dare una prova dell’esistenza dello stesso ed una sua, pur anche di massima, quantificazione. Si ricorda che l’azione dell’Antitrust serve proprio all’accertamento di casistiche come queste che non possono essere a conoscenza delle stazioni appaltanti”. Come sempre – aggiunge il portavoce del M5S – tante belle parole, ma troppo attendistiche, visto che l’Antitrust si era già mossa e adesso anche il Tribunale Amministrativo».
«Ora, a distanza di un anno, dopo la multa e dopo l’odierna conferma del Tar, siamo pronti a chiedere nuovamente alla giunta Serracchiani di fare chiarezza su tutta questa faccenda. Quali appalti hanno visto coinvolte queste società? L’esecutivo regionale ha quantificato il possibile danno per la nostra amministrazione o le sue partecipate, derivato dal cartello? Intende la Regione intraprendere un’eventuale azione risarcitoria o dobbiamo aspettare ancora? E’ venuto il momento – conclude Sergo – di dare risposte chiare a tutte queste domande».