Tanta partecipazione e informazione all’evento organizzato dal MoVimento 5 Stelle sul progetto della variante di Latisana. All’incontro tenutosi venerdì sera hanno partecipato la consigliera comunale Loredana Pozzatello, il consigliere regionale Cristian Sergo e, collegate telematicamente, le deputate Sabrina De Carlo e Arianna Spessotto (impegnate con i lavori delle commissioni a Roma sul Decreto Rilancio), per raccontare ai cittadini cosa sia successo e anche i retroscena dietro la nuova variante che prevede una stazione, un viadotto ferroviario e uno stradale all’ingresso della città. Queste sicuramente le opere di maggiore impatto previste da RFI, che costeranno 367 milioni di euro, dei 1.800 complessivamente stanziati per il potenziamento e la velocizzazione della linea ferroviaria Venezia – Trieste”.
“Nel massimo rispetto delle misure anti-Covid e ringranziando le forze dell’ordine presenti – racconta Sergo – abbiamo ricordato che il progetto ha come obiettivo da raggiungere il collegamento dei due capoluoghi di regione in un’ora. Dallo studio di prefattibilità mostrato in IV Commissione regionale, dove il M5S ha invitato i tecnici RFI a relazionare sullo stato dell’arte si dimostra come l’obiettivo sia completamente fallito. Con il solo potenziamento del software e dei materiali si ottengono l’innalzamento della velocità a 200km/h e il 70% di risparmio di tempo previsti (7 minuti rispetto ai 10 del progetto di RFI) con un costo di circa 200 milioni. In sostanza, costruire ponti, varianti e modifiche di tracciato, espropriare case comporterà un guadagnano di 3 minuti e costerà il triplo”.
“Come al solito – continua il l’esponente M5S – quando si scende a livello di costi e benefici le Grandi Opere crollano come castelli di carta. Abbiamo deciso quindi di informare i cittadini dando loro la parola e, a questo proposito, ringraziamo il “Comitato Difendere Latisana No alla variante Ferroviaria” per la partecipazione e l’esposizione di quelli che saranno i maggiori impatti del progetto”. Significativa, in particolare, la testimonianza di un cittadino che per vent’anni ha atteso dalle istituzioni un’idea di futuro, e quando le stesse hanno progettato qualcosa tra il Palazzetto dello Sport e il Centro Studi per i ragazzi, tutto rischia di essere sovrastato da una ferrovia.
“Molte sono le incongruenze del progetto e come sempre siamo pronti a cercare le dovute risposte a tutti i livelli istituzionali – aggiunge Sergo -. È bene ricordare che per arrivare fin qui ci abbiamo messo 6 anni e che da almeno 5 si sapeva della variante di Latisana e del nuovo ponte. Tutto tempo perso che si poteva spendere per dialogare con gli Enti locali e i cittadini al fine di trovare le soluzioni migliori e le possibili alternative. A tutti i presenti è parso che l’opzione zero sia quella migliore”. Secondo il consigliere regionale è stata “una serata importante, proficua che ha dimostrato come il dibattito pubblico sulle grandi opere sia fondamentale per ottenere soluzioni rapide e non scelte che dopo 6 anni si rimettono in discussione, con evidente spreco di tempo e denaro pubblico. Come M5S è quello che vogliamo evitare: continuare a spendere soldi per cose che nessuno vuole”.