“Il Decreto Dignità ha posto le basi per un lavoro più stabile e se in tutto il Nordest solo il Friuli Venezia Giulia ha perso occupati rispetto all’anno scorso, evidentemente il problema non risiede nelle misure nazionali ma in quelle regionali”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, commentando i dati di Ires Fvg sull’occupazione nel primo trimestre del 2019.
“Solo una settimana fa l’assessore Rosolen illustrava i dati della crescita dei contratti a tempo indeterminato prendendosi i meriti – aggiunge Capozzella -. Oggi invece la ricerca dell’Ires pone il Friuli Venezia Giulia come fanalino di coda in tema di occupazione, con oltre duemila lavoratori persi in un anno, puntando il dito contro il Decreto Dignità: è il caso di mettere un po’ di ordine”.
“La crescita del 45,7% in regione dei tempi indeterminati (arrivati a oltre 12mila nuovi contratti) rispetto ai primi tre mesi dell’anno scorso, con addirittura un +95,3% delle stabilizzazioni rappresenta un successo del Decreto Dignità che si pone proprio l’obiettivo di favorire un lavoro di qualità” sottolinea l’esponente M5S.
“Inoltre, i dati della ricerca Ires secondo cui gli occupati crescono a livello nazionale dello 0,6%, e nel Nordest dell’1,6% con un picco del 2,5% in Emilia Romagna, indicano come complessivamente le politiche del lavoro portate avanti dal Governo abbiano ottenuto risultati positivi – conclude Capozzella –. Possibile quindi che il Decreto Dignità non funzioni solo in Friuli Venezia Giulia? O magari è la Giunta regionale che deve porsi qualche domanda sugli strumenti messi in campo?”.