“Rimaniamo profondamente contrari alle modifiche presentate dalla Giunta regionale sulle elezioni comunali, frutto non di convinzioni politiche o di grandi dibattiti, ma solo della sconfitta subita a Udine e dalla difficoltà di individuare candidati sindaci all’altezza del ruolo”.
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi, del Movimento 5 Stelle, a margine della discussione in V Commissione sulle modifiche alle norme elettorali che saranno apportate dal disegno di legge 15.
“Una legge – prosegue Capozzi – non dovrebbe essere modificata con un atto della Giunta, semmai con un lavoro condiviso del Consiglio e dovrebbe esser ponderata su considerazioni politiche e sociali. Lo consideriamo un assalto alla legge elettorale intollerabile, celato dietro un risparmio di spesa”.
“Difendiamo la soglia del 50% – incalza la pentastellata – perché consente di avere un sindaco legittimato da una maggioranza più ampia, e, visto il trend della partecipazione piuttosto basso, possiamo tranquillamente pensare che con la soglia del 40% verrà dichiarato eletto chi non ha neanche il 20% dei voti degli elettori. Inoltre, difendiamo il limite del secondo mandato del sindaco per preservare il fondamentale principio democratico e prevenire l’accumulo eccessivo di potere da parte di un’amministrazione comunale che si prolunghi per oltre dieci anni.
“Secondo noi, in questo momento storico la vera battaglia urgente da portare avanti è quella che mira ad aumentare l’affluenza alle urne. Ecco perché abbiamo colto l’occasione di questa discussione per porre sul tavolo tre questioni importanti – fa sapere in chiusura Capozzi – legate alle regole elettorali: voto elettronico, voto fuori sede e raccolta digitale delle firme necessarie alla sottoscrizione. Ci auguriamo che il Consiglio regionale possa convergere su queste proposte che avanziamo non per interessi di parte, ma per difendere il diritto al voto e la partecipazione democratica di migliaia di cittadini”.