“Ci sono ancora alcuni aspetti da chiarire rispetto al ritrovamento di legionella alle Terme di Monfalcone, anche dopo la risposta al nostro accesso agli atti sul tema”. Lo afferma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo.
“In particolare – continua l’esponente M5S -, ci chiediamo perché la sospensione dell’attività sanitaria in convenzione sia arrivata soltanto a dicembre, sulla base di analisi effettuate già a novembre su un campione prelevato il mese precedente, e perché la stessa sospensione sia stata revocata dopo le ultime analisi di febbraio, nonostante sia stata ancora rilevata la presenza del batterio”.
“Seconda la documentazione che ci è stata fornita, la sospensione dell’attività in convenzione è stata dovuta al rilevamento di valori molto alti legionella non soltanto da un rubinetto, ma in diversi punti della struttura, comprese le piscine – spiega Dal Zovo -. Per quanto riguarda l’attività wellness, che ha subito una temporanea chiusura per lavori di manutenzione, non risulta agli atti una sospensione per motivi sanitari, dopo la richiesta di ASUGI al sindaco Cisint di emanare un’apposita ordinanza”.
“A fine febbraio, a seguito di un nuovo prelievo, è stata revocata la sospensione, nonostante sia stata riscontrata ancora la presenza di legionella, seppure in quantità minore rispetto alle rilevazioni di novembre. Vogliamo quindi andare ancora a fondo di questa vicenda – conclude la consigliera regionale -, in modo da evitare che l’eventuale moltiplicazione del batterio possa comportare una nuova sospensione dell’attività”.