“Lasciare a casa 9 dipendenti della Daneco Impianti Spa è una scelta “politica” dell’azienda o si tratta di una decisione tecnica? Come sempre la giunta Serracchiani non risponde nel merito e prende tempo, quando altre 9 famiglie della nostra regione si apprestano a trascorrere un brutto Natale”. È amaro il commento del consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo che oggi ha sollevato questo caso nel corso del “Question time”.
“Che la Regione si fosse fatta carico di verificare la percorribilità delle richieste avanzate dai sindacati lo sapevamo già dai verbali degli incontri che si sono tenuti nelle scorse settimane. Purtroppo – aggiunge Sergo – oggi abbiamo dovuto constatare che non si è ancora concretizzata né la possibilità che Net Spa acquisisca il ramo d’azienda che concerne lo smaltimento nel sito di via Gonars, né che i 9 dipendenti della Daneco vengano riassunti dalla società che gestisce la raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti a Udine e in oltre 80 comuni in Friuli, ma la cosa sconcertante è che non ci è stato detto, dopo due mesi, se ciò sia possibile o meno”.
“Ricordiamo che Net Spa, il cui socio di maggioranza è il Comune di Udine guidato dal sindaco Honsell, da una parte dice di non poter assumere queste persone, dall’altra si è dimostrata disponibile a valutarne i curricula. A che pro se l’intento non era quello di prendere in giro questi cittadini? – si chiede il consigliere del M5S -. Sulla possibilità di Net acquisire il ramo d’azienda di Daneco, che avrebbe permesso di salvare questi posti di lavoro, oggi l’esecutivo regionale non ha detto una parola. Inoltre al momento non si sa ancora nulla su chi abbia partecipato e vinto l’appalto da 30 milioni di euro per il nuovo impianto previsto in via Gonars a Udine. Il vincitore – aggiunge Sergo – sarebbe potuto intervenire anche in questa vertenza viste le cifre in campo e la necessità di dover assumere nuovo personale per l’impianto in costruzione, prendendo in considerazione anche gli aspetti economici che sicuramente sono alla base dell’asta prevista per l’appalto e le previste economie derivanti dalla “Gara” ”.
“Il segretario della Fiadel Nord Est Maurizio Contavalli non ha esitato a definire tutta questa procedura una vergogna. All’esito di quanto “non detto” in Aula questa mattina non possiamo che condividere questa valutazione. Sulla base di quanto recentemente riferito anche dalla società Daneco, poco o nulla è stato fatto. Dopo aver aperto una procedura di licenziamento collettivo per i 9 lavoratori coinvolti, nelle scorse ore la Daneco ha fatto sapere di ritenere la procedura un licenziamento individuale plurimo, che toglierebbe quindi ai lavoratori anche il diritto alla mobilità”.
“Anche su questo aspetto l’amministrazione regionale ha taciuto, limitandosi a dire che prosegue il monitoraggio sull’intera vicenda. Noi come al solito proseguiremo a mantenere alta l’attenzione. Vogliamo capire come pensano di risolvere questo pasticcio sia l’amministrazione regionale che il sindaco Honsell, visto che il Comune di Udine è il socio di maggioranza di Net Spa la cui idea di realizzare un nuovo impianto in project financing – concludono i consiglieri del M5S Cristian Sergo e Fleris Parente – ha creato questa situazione a dir poco incresciosa”.