“Il Movimento 5 Stelle ha sempre posto il problema delle liste d’attesa inesauribili del sistema sanitario regionale. Nella passata legislatura avevamo evidenziato come le criticità fossero emerse già nel 2018 e quindi ben prima della pandemia”. A ricordarlo è la consigliera regionale del movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi dopo aver esaminato la relazione della Corte dei Conti sul governo delle liste d’attesa nel Servizio sanitario della Regione Friuli Venezia Giulia per il periodo 2018-2022.
“Il 1 febbraio 2022 il Consiglio Regionale aveva trattato il tema, valutando le relazioni del Comitato per la legislazione il controllo, sulla concreta attuazione alla legge n. 15 del 2009, che dispone appunto il contenimento delle liste di attesa. Peraltro in essa è previsto che ogni anno l’assessore regionale renda noti i risultati all’aula, ma nonostante le sollecitazioni questo non è praticamente mai avvenuto”.
“Oggi a far discutere sono le conclusioni della Corte dei Conti che ha rilevato come tra programmazione delle prestazioni e prestazioni effettivamente erogate siano emersi dei casi in cui le discordanze appaiano piuttosto evidenti. Un problema già evidente nel 2018, ecco perché con il consigliere Ussai il MoVimento 5 Stelle chiedeva nel 2019 che la regione fosse tra le prime ad adottare il Piano di Governo delle Liste d’Attesa e invece è risultata tra le ultime in Italia. Quattro anni fa sottolineavamo il chiaro intento di concedere alle strutture private ulteriori accreditamenti. Il Piano Regionale doveva recepire quanto previsto nel Piano Nazionale sul Governo delle Liste d’Attesa predisposto dal ministro della Salute, Giulia Grillo. Nello stesso è previsto che i Direttori generali delle Aziende sanitarie che non rispettino i tempi massimi previsti per legge, possano essere rimossi dal loro incarico, ma siamo sicuri che questa parte non sia stata resa operativa nella nostra Regione”.