I consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle Eleonora Frattolin e Cristian Sergo hanno partecipato ieri all’assemblea regionale del Gruppo organizzato indipendente ambulanti (Goia Fvg) per confermare ciò che tutti gli ambulanti già sanno ovvero che solo il M5S difende il lavoro e le piccole imprese italiane dalle assurde regole dei burocrati europei, dalla prepotenza del grande capitale internazionale e dai partiti politici che hanno recepito a loro piacimento queste direttive.
“C’è di mezzo il futuro di 200 mila piccole imprese di tutta Italia e sono coinvolti almeno 400 mila lavoratori del commercio ambulante. Non è accettabile – spiega Sergo – che l’Italia sia l’unico Paese che abbia incluso il comparto nella disciplina della direttiva Bolkestein, il pacchetto di norme che riguardano la libera circolazione dei servizi in Ue. Gli ambulanti regolari, che animano le strade dei nostri preziosi centri storici e i mercati rionali delle nostre città, sono un patrimonio di cultura e tradizioni che va preservato. E un volano economico importante per il Paese”.
“Non può ritenersi sufficiente la proroga dell’entrata in vigore della Bolkestein, che avrà come conseguenza la liberalizzazione del commercio su aree pubbliche, aprendolo alle cooperative e alle società di capitale come previsto dal Decreto Legislativo 59/2010 dell’allora governo Berlusconi. Non possiamo mettere nelle mani dei tecnocrati europei la vita dei nostri piccoli imprenditori. E soprattutto – aggiunge Frattolin – non possiamo regalare un intero settore alle solite multinazionali. Ecco perché lo scorso 7 aprile 2017 abbiamo già depositato una mozione in Consiglio regionale con cui abbiamo impegnato la giunta Serracchiani a chiedere in tutte le sedi che gli ambulanti vengano esclusi dai dettami della direttiva Bolkestein”.
“Anche a livello nazionale – ricorda Sergo – abbiamo presentato in tempi non sospetti risoluzioni e proposte di legge. Il MoVimento 5 Stelle sostiene questa battaglia da molto tempo. Lo testimonia anche l’impegno contro le liberalizzazione dei negozi in sede fissa di cui tanto si discute proprio in questi giorni. Notiamo invece che altre forze politiche, dopo aver massacrato l’economia italiana mettendo in crisi migliaia di persone, oggi si dichiarano pronte a fare un passo indietro e a metter mano ai danni creati dai loro stessi partiti quando hanno governato questo Paese”.