«Prima la giunta Serracchiani affida l’incarico a Fitch, lanciandosi in lodi sperticate sulla qualità del servizio, nonostante l’agenzia di rating fosse già stata messa sotto inchiesta in passato con l’accusa di aver manipolato il mercato con dati falsi, in modo pluriaggravato e continuato. Poi, visto che i giudizi finali sono tutt’altro che positivi, ecco che arrivano le critiche più dure. A questo punto l’esecutivo regionale deve spiegare se ritieneopportuno mantenere l’incarico affidato all’agenzia di raiting in particolare dopo le dichiarazioni pubbliche dell’assessore alle Finanze Peroni. Fitch che nel frattempo è stata anche rinviata a giudizio». La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Elena Bianchi, ha depositato oggi una interrogazione per fare luce su un comportamento quanto meno schizofrenico da parte della giunta Serracchiani.
«Solo pochi mesi fa, nell’agosto scorso, – spiega Bianchi – Peroni affidava, infatti, il servizio di rating di controparte della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per il triennio 2014-2016 alle Agenzie Fitch Italia e Standard & Poor’s, rimarcando l’opportunità “di queste attestazioni anche a fronte dell’attività della Regione di prestazione di garanzie in operazioni finanziarie effettuate dalle società partecipate ed in particolare da Banca Mediocredito e da Autovie Venete SpA”.
«In quell’occasione – aggiunge la portavoce M5S – Peroni arrivava, inoltre, a dire che “le differenti procedure di analisi dei documenti contabili e dell’ambiente socio economico in cui opera la Regione, svolte da ciascuna società secondo distinte e specifiche chiavi di lettura, permettono alla Regione di disporre di una valutazione economico finanziaria puntuale e pertinente, particolarmente utile per creare condizioni di attendibilità per il mercato”. Pochi giorni fa è arrivata invece una vera e propria mazzata – ricorda Bianchi – con la riduzione di rating di Banca Mediocredito Fvg da «BBB+» a «B» operato dalla stessa Fitch. E magicamente la “la valutazione economico finanziaria puntuale e pertinente” si è trasformata in un duro attacco all’agenzia di rating».
«“Fitch sbaglia – aveva detto Peroni – giustificando la propria valutazione sulla base di norme europee che non hanno nulla a che vedere con la partecipazione della Regione come socio di Mediocredito… Se queste sono le basi del rating di Fitch c’è da domandarsi con quale livello di ponderazione si elaborino valutazioni così delicate; e, analogamente, con quale senso di responsabilità si formulino giudizi capaci di pesante danno reputazionale sul destinatario. Del resto, non sarà un caso che sull’autorevolezza delle agenzie di rating si levino sempre più le riserve di istituzioni e osservatori altamente qualificati” aveva concluso Peroni».
«Di fatto – attacca la consigliera regionale – la riduzione di rating di Banca Mediocredito Fvg da «BBB+» a «B» operato dalla Fitch ha posto seri dubbi sulla sua sostenibilità patrimoniale nel caso in cui gli stessi soci privati della banca decidessero di non partecipare agli aumenti eccezionali di capitale, come successo ultimamente. Rischio – conclude Bianchi – più volte sottolineato dal MoVimento 5 Stelle»