e 17 del 2007, ma “va esercitato nell’osservanza delle modalità di esercizio disciplinate dal Regolamento del Consiglio (comma 5 del medesimo art. 9), normativa che nulla in tal senso ancora dispone”. In sostanza – sottolinea Dal Zovo -, dato che non c’è il regolamento, il diritto tutelato dalla normativa non può essere esercitato».
«L’inutile “muro di gomma” innalzato dalla Banca d’Italia e da Mediocredito ci fa capire che il MoVimento 5 Stelle è sulla strada giusta – sostengono Frattolin e Dal Zovo -, quella della massima trasparenza e del rispetto dei cittadini del Friuli Venezia Giulia troppo spesso calpestato da chi riveste ruoli di potere in questa regione. Per questo continueremo, a tutti i livelli, nella nostra attività di controllo».
«Proprio un mese fa su Mediocredito avevamo chiesto alla giunta Serracchiani un segnale di discontinuità con il passato e una nuova ispezione da parte di Banca d’Italia. Oggi possiamo dire con soddisfazione – conclude la capogruppo del MoVimento 5 Stelle Elena Bianchi – che almeno l’ispezione è stata fatta».