Il direttore generale pagato come il presidente Usa Barack Obama, bilanci in rosso, un piano industriale che ha portato a una perdita di 62 milioni di euro,autoconvocazioni allegre da parte del cda e contratti di consulenza immotivati e particolarmente esosi. Alla vigilia dell’audizione in Consiglio regionale fissata per domani, con una interrogazione il gruppo del MoVimento 5 Stelle chiede alla giunta Serracchiani di fare luce su una lunga serie di zone d’ombra che riguardano la banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, società per azioni partecipata indirettamente con quota di maggioranza dalla Regione Autonoma Fvg attraverso la Finanziaria regionale Friulia e la Finanziaria MC.
«Secondo la stampa Mediocredito avrebbe chiuso il bilancio 2013 con perdite, al netto delle imposte, di 62,5 milioni di euro – ricorda la capogruppo M5S Elena Bianchi -. Parliamo di una voragine finanziaria che ha compromesso la solidità finanziaria del capitale sociale della banca, essendo lo stesso pari a 86 milioni di euro. Al punto chela giunta Serracchiani ha deciso di ricapitalizzare la banca con un conferimento di altri 100 milioni di euro, a breve distanza di tempo dal precedente stanziamento che era stato di 50 milioni di euro».
«Siamo preoccupati anche perché, stando a quanto dichiarato dall’assessore regionale al bilancio, l’esecutivo intende comunque procedere al conferimento dell’intera somma necessaria all’aumento di capitale anche nel caso in cui gli altri soci non dovessero aderire. Insomma – conclude Bianchi – le cattive notizie su Mediocredito – che finora non ha risposto a tre nostre richieste di accesso agli atti – sono di tale portata che è urgente che la giunta Serracchiani informi i cittadini e il Consiglio regionale sulla gestione passata e presente della partecipata della Regione».