COMMERCIO: MOZIONE A DIR POCO VERGOGNOSA DEL CENTROSINISTRA CHE PENALIZZA GLI AMBULANTI

Brutte notizie per gli ambulanti questa volta arrivano dal Partito democratico che lo scorso 27 giugno ha presentato una propria mozione in Consiglio regionale che va esattamente nel senso contrario a quanto stabilito sia in Aula e che durante le audizioni in Commissione.

Lo scorso 2 maggio c’è stata la discussione in Consiglio regionale della mozione del MoVimento 5 Stelle dal titolo eloquente: “Escludere il commercio ambulante dalla Direttiva Bolkestein”. L’intento era quello di salvaguardare le migliaia di piccoli commercianti dalle logiche liberistiche, che vorrebbero introdurre i bandi anche per l’assegnazione dei parcheggi nei mercati rionali dei nostri comuni.

La mozione aveva ottenuto un ampio consenso in Aula ma, come spesso accaduto in questa legislatura con le nostre iniziative, si è preferito rimandare il tutto in Commissione per approfondire la tematica. L’11 maggio 2017 si sono svolte le audizioni dei portatori di interesse e al termine della Commissione persino l’ufficio stampa del Consiglio regionale ha scritto che è stata “unanime la posizione di contrarietà alla Bolkestein e per l’esclusione del commercio ambulante dalla direttiva”. Tutti d’accordo, anche Forza Italia, la forza politica che, sotto il governo Berlusconi, ha creato enormi problemi ai commercianti ambulanti approvando il Decreto Legislativo 59/2010 che ha recepito la Bolkestein nel nostro ordinamento.

Unanimità purtroppo durata poco. Brutte notizie per gli ambulanti questa volta arrivano, infatti, dal Partito democratico che lo scorso 27 giugno ha presentato una propria mozione in Consiglio regionale che va esattamente nel senso contrario a quanto stabilito sia in Aula e che durante le audizioni in Commissione.

Chiedendo alla giunta Serracchiani di sostenere l’intesa raggiunta in sede di Conferenza unificata, di fatto, il Pd accetta che anche il commercio ambulante faccia parte della Bolkestein e che si debbano prevedere i tanto odiati – ma solo a parole – bandi. Peccato però che su quell’intesa si sia espressa già in maniera dura e inequivocabile l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, facendo presagire che, nel caso venissero davvero avviati i bandi come vuole il Pd, inevitabilmente si aprirebbe una vera e propria stagione di ricorsi. Ricorsi che i comuni del Friuli Venezia Giulia non sarebbero in grado di affrontare viste le ben note difficoltà economiche che attraversano.

La cosa assurda è che il Pd regionale prende decisioni diametralmente opposte anche al Pd nazionale. Lo scorso 19 aprile la responsabile attività produttive del Partito Valentina Paris, infatti, ha presentato a Roma una proposta di legge che “interviene sul decreto legislativo n. 59 del 2010 al fine di escludere dall’applicazione della direttiva Bolkestein, per motivi imperativi di interesse generale, il settore del commercio al dettaglio sulle aree pubbliche”. Esattamente quanto richiesto con la nostra mozione. Caro Pd a che gioco stiamo giocando sulla pelle dei commercianti ambulanti?