“Difendere l’autonomia e specificità dell’Istituto ‘Burlo Garofolo’ nel suo ruolo di riferimento regionale e nazionale come hub nell’area materno – infantile e come IRCCS riconosciuto dal Ministero, scongiurando l’ipotesi di riconduzione dell’ospedale a presidio di ASUGI o a un suo Dipartimento”. È l’impegno che il MoVimento 5 Stelle chiede alla Giunta regionale attraverso una mozione.
“In un convegno a Monfalcone dello scorso 8 giugno, a cui sono stati invitati l’assessore Riccardi, il sindaco di Monfalcone Cisint, i direttori generali di ARCS Tonutti, di ASUGI Poggiana e di ASUFC Caporale e il direttore sanitario di ASUGI Longanesi – ricorda il consigliere regionale Andrea Ussai, primo firmatario della mozione -, è stato presentato il modello dell’Emilia Romagna, che ha attuato l’integrazione dell’IRCCS di Scienze Neurologiche quale articolazione organizzativa presso l’azienda sanitaria di Bologna. Un esempio che il direttore generale di ASUGI ha valutato come interessante e che si inserisce in un’opportunità per la nostra regione di ‘guardare ad altri modelli’”.
“Numerose sono state le prese di posizione a difesa del Burlo, che rischierebbe di vedersi privato del suo status di Azienda autonoma – sottolinea il consigliere M5S -. Il direttore generale dell’Istituto, Stefano Dorbolò. in rappresentanza del dissenso di tutti gli operatori, ha rimarcato come l’ipotesi di ridurre il Burlo a dipartimento di ASUGI ‘trova del tutto contraria l’attuale direzione strategica dello storico IRCCS materno – infantile triestino, aggiungendo come gli organizzatori del convegno ‘hanno invitato tutti i direttori della regione, tranne quello dell’Istituto che costituisce il riferimento come hub regionale nel campo della sanità infantile”.
“Tra le tante dichiarazioni, manca quella di chi governa la sanità regionale, ovvero l’assessore Riccardi che, nonostante il dibattito che si è creato, non ha detto una parola sulla questione – conclude Ussai -. Gliene daremo noi l’occasione, attraverso un’interrogazione che abbiamo depositato e a cui verrà data risposta nella seduta del Consiglio regionale di martedì prossimo”.