Controlli a campione sulla conformità delle mascherine in giacenza nei magazzini degli enti del servizio sanitario regionale, per la sicurezza degli operatori. È questa la richiesta di una mozione presentata dal MoVimento 5 Stelle e che sarebbe dovuta andare in votazione oggi in Consiglio regionale. “Purtroppo – spiega il primo firmatario Andrea Ussai – i tempi della seduta non ne hanno consentito la discussione, nonostante l’urgenza del tema”.
“Le segnalazioni dei sindacati, ma anche alcuni reportage, hanno sollevato l’ipotesi di mascherine non a norma già dall’autunno del 2020 – ricorda Ussai -. Su questa vicenda abbiamo chiesto delucidazioni attraverso un’interrogazione a cui è stata data un’evasiva risposta a febbraio. A marzo, a seguito di un’inchiesta della Procura di Gorizia, venne prima ritirata un’ingente quantità di dispositivi da parte delle Aziende sanitarie della regione, e successivamente ne vennero sequestrate in tutta Italia altri non a norma da parte della Guardia di Finanza”.
“A inizio ottobre – rimarca il consigliere M5S -, dopo nuove segnalazioni dei sindacati e una nuova inchiesta giornalistica, il nostro capogruppo Sergo ha chiesto ulteriori chiarimenti in aula: l’assessore Riccardi ha risposto che il magazzino centralizzato di ARCS viene rifornito dalla struttura commissariale e distribuisce le mascherine alle Aziende sanitarie, e che solo ASUGI ha un’ulteriore quota, validata dall’INAIL anche in regime di deroga”.
“Recentemente sono emerse nuove richieste di verifica, in particolare della FIALS e della CISL, in merito alla presunta distribuzione di mascherine non conformi agli standard di sicurezza. Lo stesso direttore sanitario di ARCS, Maurizio Andreatti, sollecita i test da parte struttura commissariale centrale, ma ci sembra opportuno che la Regione si faccia carico di controllare le mascherine in giacenza presso i propri magazzini. – conclude Ussai -. In questo modo si garantirebbe la sicurezza agli operatori e ai cittadini: ci auguriamo che Riccardi accolga le nostra istanze”.