Una mozione per la sostenibilità di un eventuale arrivo di tappa del Giro d’Italia sul Monte Lussari nel 2021 è stata presentata già agli inizi di maggio da parte del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. “Ci fa piacere che anche Legambiente si sia finalmente mossa in questo senso. – afferma Ilaria Dal Zovo , prima firmataria del documento – Le ricadute turistiche e di immagine dell’area non sono sufficienti a giustificare colate di asfalto e taglio di alberi indiscriminati”.
La mozione chiede infatti alla Giunta regionale di “intervenire per la sistemazione del fondo stradale e di messa in sicurezza dei versanti della viabilità tra il fondovalle e il Monte Lussari senza l’uso di asfalto impermeabile bensì con l’utilizzo di materiali locali ad alto potere drenante, previo confronto con le associazioni per la tutela della montagna e dell’ambiente della zona”, concordando con gli organizzatori del Giro “ le modalità di salita al Monte Lussari meno impattanti e più sicure” e mantenendo “l’accessibilità esclusiva alla pista forestale ai mezzi di servizio e di soccorso”.
“Esiste un’ampia disponibilità di soluzioni progettuali e tecnologiche per la stabilizzazione del fondo stradale che non comportano l’uso di asfalto e che minimizzano l’uso del cemento – aggiunge la consigliera regionale M5S –. Non mancano esempi illustri di salite con tratti di sterrato nello stesso Giro d’Italia, dal Colle delle Finestre all’ascesa di Plan de Corones”.
“Non dimentichiamo che il Lussari è anche punto di partenza e arrivo del cosiddetto Cammino Celeste, itinerario religioso internazionale che si snoda tra Italia, Austria e Slovenia – ricorda Dal Zovo –. Anche alla luce di questo aspetto, riteniamo doveroso che la Regione si ponga come mediatrice tra le diverse sensibilità dei cittadini del Friuli Venezia Giulia, rispettando le diverse visioni e proseguendo nella direzione intrapresa di sostegno al turismo lento e sostenibile”.