“Le improvvise dimissioni della coordinatrice infermieristica del Pronto soccorso al Santa Maria degli Angeli di Pordenone impone una riflessione sul riconoscimento e la valorizzazione della professione, fin qui drammaticamente trascurata”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, che preannuncia la presentazione di una mozione in materia.
“In questi ultimi due anni il personale del comparto sanità si è trovato a gestire situazioni doppiamente critiche: ferie bloccate o non concesse, turni di riposo settimanali negati, richiami in servizio e straordinari non retribuiti o retribuiti con notevole ritardo. Tutto ciò ha comportato un aumento costante del disagio, accelerando la fuga verso Aziende o verso il privato – rimarca l’esponente M5S -. Prova di questa disaffezione, che sta travolgendo il Servizio Sanitario Regionale, è la recente proposta di cercare professionisti infermieri da paesi extra-europei, mentre nel periodo della pandemia non è stato assunto personale a sufficienza, nonostante la presenza di leggi che avrebbero permesso una deroga sui nuovi contratti”.
“Ora che l’emergenza Covid pare allentare la sua presa sugli ospedali, è arrivato il momento di attivarsi per un riconoscimento puntuale della professione infermieristica, valorizzandone le competenze, le abilità e le aspirazioni non solo a parole, ma adottando un nuovo paradigma in cui l’infermiere sia al centro dei percorsi di cura della persona e delle decisioni strategiche aziendali, integrato con altre operatori sanitari – continua Capozzella -. Il PNRR prevede investimenti per la sanità territoriale e c’è quindi l’occasione di enfatizzare il ruolo dell’infermiere, colmando gli organici. In particolare a Pordenone, l’apertura del nuovo ospedale rappresenta un’opportunità per ridefinire aspetti organizzativi che devono essere pianificati sin d’ora, per evitare il rischio che la Cittadella della Salute non sia soltanto un insieme di nuovi spazi senza integrazione organizzativa”.
“È arrivato il momento che la direzione di determinate strutture (dai distretti sanitari alle future Centrali operative territoriali), dove la gestione della cronicità e della continuità assistenziale sono gli elementi principali, possa essere affidata a professionisti con specifiche competenze inquadrati e valorizzati – conclude il consigliere pentastellato -. Attivare i processi di valorizzazione, su cui si incentrerà la nostra mozione, permetterà di integrare le professionalità a servizio del cittadino per garantire le risposte necessarie”.