Nautica, Capozzi: Soddisfatta nostra istanza per unire esigenze ambiente ed economia

“Abbiamo votato a favore di questo disegno di legge, perché riesce a coniugare l’aspetto economico con quello ambientale. E anche il nostro emendamento tematico, a sua volta già approvato precedentemente, si sviluppa proprio in questa direzione, giacché volto a introdurre dragaggi fatti con apparecchiature sofisticate (i cosiddetti eco-dragaggi), che consentono di eseguire le escavazioni dei fondali marino-costieri, portuali, fluviali e dei bacini idrici in modo sostenibile”.

Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), prendendo nuovamente la parola sull’argomento della nautica alla luce dei lavori che, anche quest’oggi, hanno impegnato in aula l’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia.

“Ovviamente, tutto deve essere valutato parallelamente al sostegno nei confronti dei nostri fondali marini e lagunari – aggiunge l’esponente pentastellata, facendo riferimento al ddl ‘Sviluppo, promozione e primo supporto finanziario del settore nautico regionale’ – e abbiamo ritenuto positivo che si intervenisse con una norma dedicata al settore nautico, tenendo comunque conto anche delle esigenze ambientali”.

“L’attenzione nei confronti del nostro ambiente, della sua tutela e dello sviluppo della biodiversità – rimarca Capozzi – deve infatti rimanere altissima. Nonostante l’importanza del comparto e l’introduzione di alcuni accorgimenti, l’attività nautica deve coniugare i vari interessi in gioco, tenendo conto di un territorio già fortemente antropizzato. Quelli finanziari, dunque, non posso far trascurare quelli parimenti importanti legati alla salvaguarda ecosistemica nell’ambito di aree dove, in caso di degrado, nessuno vorrebbe navigare o trascorrere le vacanze”.

“Certo, non siamo molto lontani da numerosi contenuti della precedente legge 10 del 2023 – sottolinea la rappresentante del M5S – mentre ribadiamo nuovamente la necessità di promuovere iniziative di prevenzione e divulgazione delle norme di sicurezza, da svolgersi non solo durante il conseguimento delle patenti nautiche, ma a vari livelli, coinvolgendo sia chi deve pilotare le imbarcazioni, sia gli altri utenti del mare e della laguna”.

“Argomento a noi caro, e già recepito in sede di Commissione attraverso l’istanza presentata, riguarda la necessaria attenzione da rivolgere al trattamento delle acque, considerando anche il loro recupero e il loro riutilizzo. Canali contributivi specifici dedicati alle attività del settore nautico – conclude Capozzi – possono e devono regalare ulteriori evoluzioni a questo settore fondamentale per il Friuli Venezia Giulia”.