“Giù le mani dall’Arzino”. L’appello è del consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, viste le notizie di stampa sull’ipotesi di una nuova presa sul torrente a servizio dell’acquedotto Destra Tagliamento, per fare fronte ai disagi di alcuni Comuni della zona. “Prima di prendere in considerazione questa possibilità, chiediamo che venga informato il Consiglio regionale sulla situazione in essere, tutte le possibili alternative, i costi di realizzazione e gestione delle proposte e gli aspetti ambientali”.
“Riteniamo necessario – continua Sergo – ascoltare il gestore, l’Agenzia regionale per l’ambiente, gli enti locali e i comitati locali che da anni tutelano uno dei pochi territori incontaminati, da sempre sotto attacco, vuoi perché la sua acqua preziosa fa gola a chi vorrebbe installare centraline idroelettriche, vuoi perché qualcuno pensa ancora a costruire autostrade asfaltando anche le nostre bellezze naturali”.
L’esponente M5S si rivolge in particolare al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, dopo che nel luglio scorso ha sostenuto una petizione, che ha raccolto quasi ottomila firme, per la tutela dell’integrità ambientale dell’Arzino. La petizione chiede di “negare l’autorizzazione alla costruzione di centraline idroelettriche lungo tutto il corso d’acqua per il pregio ambientale che lo contraddistingue e per il carattere di unicità che riveste a livello regionale” e di “inserire l’Arzino nell’elenco dei siti di riferimento regionali per la sua particolare valenza ambientale”.
“Già in quell’occasione sostenni la necessità di una moratoria in alcuni ambienti, come nel caso dell’Arzino, non ancora toccati dall’idroelettrico – conclude Sergo -. Consentire la realizzazione di una centralina sul torrente arrecherebbe un permanente danno ambientale e paesaggistico, con ricadute negative anche sulla fruizione turistica”.