«Secondo la presidente Serracchiani “il nuovo 112 ci permette di offrire un servizio migliore e più efficiente ai cittadini del Friuli Venezia Giulia rispetto al passato”. Si tratta, invece, della solita propaganda non veritiera viste le innumerevoli criticità denunciate da cittadini e operatori». Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai commenta così le ultime esternazioni della presidente della Regione sulla Centrale unica.
«L’idea del numero unico dell’emergenza poteva anche avere un senso – afferma Ussai – ma per come è partito si è trasformato – purtroppo – solamente in un grande spot elettorale che fa acqua da tutte le parti. Un sistema di emergenza senza dubbio peggiorato rispetto agli standard garantiti da quello precedente».
«Innanzitutto i tablet, che dovrebbero essere il fulcro del nuovo sistema tecnologico di gestione interventi tra centrale e mezzi, continuano a non funzionare. Ci chiediamo se e quando saranno operativi? Saranno acquistati nuovi tablet? Come è possibile che un sistema che avrebbe dovuto essere adeguatamente testato possa continuare a evidenziare così tante gravi criticità?» si chiede il consigliere del M5S.
«Il “nuovissimo” sistema Cus 118 – prodotto 10 anni fa e ormai ben che superato -, che gli operatori devono utilizzare per inserire le schede degli interventi, necessita di circa 15 minuti di tempo per ogni paziente, mentre prima ne bastavano soltanto 5. Sembra addirittura che in alcune Aziende sanitarie gli operatori siano stati esonerati dall’inserimento dei dati».
«Ma anche il tanto decantato nuovo sistema di “dispatch” non funziona bene! Secondo gli operatori, infatti, fa perdere molto più tempo del sistema precedente. Minuti preziosi tolti al soccorso! Inoltre – aggiunge Ussai – tutti i problemi vengono sovrastimati, intasando così il sistema. Al momento anche questo metodo pare non venga utilizzato con continuità perché allungherebbe in maniera pericolosa i tempi di soccorso».
«È un miglioramento questo? – si domanda ancora il consigliere pentastellato -. Alla luce delle numerose falle del sistema, compensate solamente grazie alla professionalità degli operatori, ci sembra che i tablet e il sistema operativo di “dispatch” (che pare sia costato centinaia di migliaia di euro) rappresentino più un utilizzo non oculato del denaro pubblico piuttosto che un miglioramento del “Sistema di emergenza urgenza”».
«Infine anche la puerile accusa rivolta ai cittadini triestini di “chiamare troppo … il 118 anche per servizi non emergenziali” non giustifica i disservizi del sistema e rappresenta un finto problema dato che, piaccia o meno, le centrali di Trieste e Pordenone, che in questi anni hanno gestito anche servizi come la guardia medica, risultavano in grado di far fronte a tutte le richieste, oltre a fornire una risposta pronta e più appropriata grazie alla conoscenza profonda di un territorio molto complesso».
«Una soluzione percorribile – propone in conclusione Ussai – potrebbe essere l’attivazione di un numero dedicato per i trasporti e i servizi non urgenti come, per esempio, le dimissioni o la guardia medica. Un numero che di certo andrebbe ad alleggerire la centrale di Palmanova. Vista la fretta dimostrata dalla giunta Serracchiani nel voler far partire il 112, ci chiediamo quando sarà disponibile per i cittadini anche un servizio diretto per le non urgenze».