Dopo le numerose criticità segnalate dagli operatori del 118 durante il primo mese di utilizzo del nuovo sistema di comunicazione e navigazione, che avrebbe dovuto essere il fulcro del sistema tecnologico di gestione degli interventi tra la Centrale unica per le emergenze di Palmanova e i mezzi di soccorso (Datcom e geolocalizzazione dei mezzi), veniamo a sapere che “la direzione ha ritenuto di rinunciare temporaneamente ai primi due servizi in attesa di avere a disposizione un sistema… che crei un reale valore aggiunto per gli operatori”. A comunicarlo con nota ufficiale è l’Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi (Egas) in cui è incardinata la gestione unificata del soccorso sanitario regionale.
“Nei mesi scorsi avevamo già denunciato le continue criticità di un sistema privo di mezzi adeguati che la giunta Serracchiani aveva voluto far partire in tutta fretta. Disservizi tutti reali e documentati – attacca il consigliere del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai -. Nonostante questo ci siamo sentiti dire dall’assessore Telesca che le nostre erano solo strumentalizzazioni. Quali sono i fatti concreti? Che oggi i tablet vengono ritirati”. Ussai commenta così la notizia del “dietro front” di Egas per quanto riguarda l’utilizzo di una tecnologia tanto lodata dalla giunta Serracchiani quanto contestata dagli operatori. “Si torna pertanto al metodo precedente che si basa sull’utilizzo della radio per fornire le informazioni sui luoghi da raggiungere, sulla posizione dei diversi mezzi di soccorso e sul tipo di intervento da effettuare”.
“Purtroppo però in questo mese gli operatori della Centrale unica, anche a causa di un organico incompleto, sono stati sovraccaricati di lavoro: hanno formato gli infermieri non esperti e hanno dovuto utilizzare un sistema tecnologico inadeguato. Tutto questo ha portato inevitabilmente all’aumento delle probabilità di commettere errori e di ritardare le operazioni di soccorso – denuncia il consigliere regionale del M5S -. Adesso il ritiro dei tablet è una ammissione di colpa ma almeno è un primo passo per risolvere una delle principali criticità”.
“Chiediamo all’assessore Telesca che vengano forniti i tempi degli interventi e il numero delle segnalazione dei cittadini e degli operatori per poter avere un quadro completo della situazione. L’assessore dovrà spiegare inoltre – afferma Ussai in conclusione – chi abbia voluto e quanto sia costata questa tecnologia che ha causato disservizi, danni economici e che rappresenta un evidente fallimento per la giunta Serracchiani”.