“Cinque posti letto di terapia intensiva e semi intensiva attivati in Friuli Venezia Giulia rispetto ai 140 previsti nell’ambito del potenziamento della rete ospedaliera per fare fronte all’emergenza Covid, di cui 55 intensivi e 85 semi intensivi. Non è una di quelle che il presidente Fedriga definisce ‘bombe a mano’ dell’opposizione, ma il dato che emerge da un accesso agli atti dei legali di 500 parenti delle vittime del virus”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, dopo la notizia pubblicata oggi dall’Agi.
“Secondo quanto riportato, in nove ospedali i lavori devono ancora iniziare, in tre casi sono ancora in corso mentre soltanto in due presidi sono terminati, per un totale di tre nuovi posti di terapia intensiva e due di subintensiva, con la conclusione degli interventi prevista tra i 2022 e il 2027” continuano i consiglieri M5S -.
“La pressione sui nostri ospedali è nuovamente altissima e sta mettendo in serie difficoltà gli operatori dei Pronto soccorso – aggiunge la nota del Gruppo consiliare -. Una situazione acuita dalle drammatiche carenze della guardia medica e delle Unità speciali di continuità assistenziali (USCA). Il tutto nella totale inerzia dei vertici della nostra sanità”.
“Davanti alle preoccupanti e gravi criticità denunciate dagli stessi professionisti e dalle forze politiche o, come in questo caso, contenute nei datti della stessa Direzione centrale Salute della Regione – concludono gli esponenti M5S -, auspichiamo un doveroso chiarimento e che non si continui, come al solito, a fare finta di non vedere”.