“Davanti a palesi omissioni e falsità, il presidente Fedriga sollevi dall’incarico l’assessore Riccardi o gli ritiri la delega alla salute”. L’attacco è della deputata del MoVimento 5 Stelle, Sabrina De Carlo, e del consigliere regionale pentastellato, Andrea Ussai, che in una conferenza stampa hanno reso noto il report del Ministero della Salute, a seguito delle ispezioni di inizio agosto negli ospedali di Palmanova e Gorizia. “Riccardi, attraverso un comunicato, ha affermato come non siano emerse criticità in merito alla gestione dei posti letto di terapia intensiva Covid, tralasciando volontariamente e colpevolmente numerose carenze segnalate nel report, che confermano i dubbi che per primi avevamo sollevato già ad aprile sul conteggio e la classificazione dei posti letto, poi rimarcati anche dalle forti dichiarazioni dei professionisti, in particolare dall’Associazione regionale anestesisti”.
“Per quanto concerne Palmanova, – spiega Ussai – il Ministero parla esplicitamente di una ‘errata configurazione’, già presente prima della pandemia, nel considerare come terapie intensive disponibili 8 posti letto di medicina d’urgenza. Una errata attribuzione, che si riflette sui posti letto da attivare per raggiungere il parametro di 0,14 per mille abitanti, previsto dalla normativa nazionale, ma anche sulle soglie che definiscono la colorazione delle regioni. Criticità, quest’ultima, segnalata a più riprese dall’Associazione anestesisti, che sottolinea come in tutto il Friuli Venezia Giulia siano 24 i posti letto di area di emergenza che non andavano considerati come terapie intensive. Quando Riccardi parla di posti letto regolarmente comunicati, ‘dimentica’ di dire che il report, per questo aspetto, si riferisce soltanto a Palmanova e al passaggio delle informazioni dall’Azienda sanitaria alla competente Direzione regionale, e non alla comunicazione dei dati al Ministero della Salute. Inoltre, nelle parole dell’assessore non si fa cenno alle criticità legate alla carenza nel Pronto Soccorso che hanno determinato una sovrapposizione nei percorsi tra pazienti Covid e non Covid che, secondo il documento ministeriale, aumenta il rischio di diffusione dell’infezione”.
“In merito alla situazione di Gorizia, il report sottolinea una ‘carenza della gestione dei flussi informativi per tutti i livelli della filiera, che non restituisce la reale situazione’, e parla di una comunicazione confusa dei posti letto e della distinzione dei medesimi, ma anche di un completo disallineamento delle fonti informative che rende inutilizzabili i dati in fase di programmazione – continua il consigliere regionale -. Una situazione che avevamo denunciato, facendo emergere come da una parte, dopo un nostro accesso agli atti fatto prima dell’ispezione di agosto, non risultassero posti di terapia intensiva a Gorizia fino all’11 aprile e dall’altra, in una risposta a una nostra interrogazione dopo l’ispezione, ne risultassero attivati già alla fine di marzo”.
“Fin da aprile ci siamo fatti portavoce di queste istanze, non in maniera pretestuosa ma per portare alla soluzione dei problemi, nell’interesse dei cittadini e degli operatori sanitari – afferma De Carlo -. Da Riccardi mi sarei aspettata la pubblicazione del report, con un’ammissione delle criticità e una dichiarazione di volontà nel risolverle in tempi brevi, e non parti estrapolate ad arte. C’è un confine labile tra reticenza e menzogna, ed è lecito chiedersi se ci siano state altre omissioni o falsità. Il Friuli Venezia Giulia è interessato da una fase di recrudescenza del virus ed è giusto poter fare affidamento su un sistema sanitario in cui i problemi, che chiaramente possono verificarsi, siano stati sanati o in fase di risoluzione”.
“Il nostro, naturalmente, non è un attacco rivolto agli operatori sanitari. Anzi, se il sistema ha retto, è grazie alla loro professionalità e al loro impegno, nonostante le loro grida di allarme siano state ripetutamente ignorate. Ora il report ministeriale dà loro ragione a 360 gradi – concludono i portavoce M5S -. Visto che il presidente Fedriga ha più volte sottolineato la volontà di agire con la massima trasparenza, riteniamo non sia più tollerabile che il vicepresidente spenda le proprie energie a coprire le carenze e a diffondere informazioni volutamente errate. Il governatore prenda atto delle affermazioni tendenziose del suo vice e agisca di conseguenza”.