Oggi abbiamo appreso dalla stampa che le penali emesse contro la Caf per i nuovi treni Caf Civity ammontino a 4,5 milioni di euro. A questo proposito i conti non ci tornano! I 4,5 milioni di euro rappresentano infatti le penali per la consegna dei primi otto elettrotreni Civity, consegnati dopo due anni e mezzo rispetto a quanto pattuito tra le parti.
C’è però un ulteriore mistero, quello relativo alla consegna di altri 4 elettrotreni. Qualche mese fa, con una nota, l’assessore Santoro aveva annunciato che nell’agosto 2016 l’Agenzia regionale per la sicurezza delle ferrovie avesse emesso l’autorizzazione per la messa in servizio per prove degli ultimi quattro nuovi treni ETR 564. E infatti, a seguito di questa autorizzazione, è ancora in corso di definizione la programmazione per le prove in linea tra i soggetti interessati (l’Ente per la certificazione ferroviaria RINA, Trenitalia, CAF e RFI). Quindi non sarebbero ancora stati consegnati alla regione, nonostante i termini di consegna fossero previsti, salvo nuovi accordi tra le parti mai comunicati pubblicamente, per il lontano marzo 2015. Anche in questo caso quindi dovrebbero esser state contestate le penali previste dal contratto.
Non possiamo inoltre tralasciare che il prezzo di acquisto di questi 4 nuovi treni sia di 27.542.000 euro. L’ammontare della penale è però la stessa dei primi 8 treni, quindi 5 mila euro per ogni giorno di ritardo e fino ad un massimo del 10 per cento del valore dell’appalto. Ammesso pertanto che per raggiungere il limite massimo di penale si dovesse attendere il giorno di Natale 2016, riteniamo che la Regione si sia già mossa per contestare anche ulteriori 2,7 milioni di euro di penale.
Pertanto, con le sue dichiarazioni di oggi ai media l’assessore Santoro ci sta forse raccontando che i termini di consegna sono stati rispettati? Questa sarebbe una bellissima notizia per i nostri pendolari e per i nostri turisti, ma allora perché non è stata annunciata l’entrata in servizio dei nuovi treni. Oppure si è semplicemente dimenticata di aggiungere questa cifra alle penali da contestare nella sua recente intervista alla stampa locale? Se i pendolari son pronti all’esposto alla Corte dei Conti, sarebbe bene che tengano in mente che i milioni in questione non sono solo 4,5 ma 7,2.
Su questa vicenda ci siamo già occupati nell’ottobre del 2014 quando, con una interrogazione, avevamo chiesto alla giunta Serracchiani se la vera causa di tutti questi ritardi fosse da ricercare anche nella volontà dell’amministrazione regionale di non affidarsi più al personale di Trenitalia per la procedura di consegna e di omologazione dei treni. Ovviamente non abbiamo mai ottenuto risposta.