“L’assessore Riccardi ha confermato quanto da noi affermato qualche giorno fa: sparare e uccidere i cinghiali, non serve a fermare l’eventuale arrivo della peste suina. Anzi, può produrre l’effetto contrario”. Lo sottolinea la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, dopo la risposta del vicepresidente della Regione a un’interrogazione sul tema della consigliera Mara Piccin, che invece sosteneva la necessità di allargare le maglie per la caccia.
“Come avevamo ricordato, la Regione Friuli Venezia Giulia due anni fa aveva già effettuato, in accordo con la Repubblica di Slovenia, un piano straordinario di abbattimento di 250 scrofe in territorio italiano e 250 in quello sloveno, per ridurre le nascite nell’anno successivo – aggiunge Dal Zovo -. Giustamente quindi, la Direzione e l’assessore hanno specificato come non serva predisporre altri piani di abbattimento di ordine sanitario, specificando una cosa importantissima, che la consigliera Piccin dovrebbe leggere bene: l’eradicazione del cinghiale sul territorio è fortemente sconsigliata da tutti i maggiori esperti del settore, cosa confermata dalla Comunità Europea”.
“Anche questo lo avevamo detto più e più volte e meno male che abbiamo avuto conferma anche dall’assessore Riccardi che, ricordiamo, fa parte della stessa forza politica della consigliera. È stato ribadito che, diminuendo drasticamente il numero esemplari, si consentirebbe la creazione di spazi liberi, che verrebbero riempiti da animali provenienti da altri territori, Slovenia su tutti – continua la capogruppo -. Ci spiace che le nostre note vengano sempre prese, soprattutto dalla consigliera, come interventi contro la caccia e a sostegno delle associazioni animaliste. Naturalmente non nascondiamo la nostra posizione sull’attività venatoria, che non consideriamo né uno sport, né una pratica essenziale, ma le riflessioni che proponiamo sono sempre informate e documentate”.
“Anticipiamo che scriveremo al prefetto di Trieste, Valerio Valenti, che pochi giorni fa aveva fatto ripartire la caccia, chiedendogli di rivedere la sua posizione, alla luce di questa importante nota della Direzione Salute della Regione. Alla consigliera Piccin, invece, vogliamo dire grazie, perché per una volta ha fatto qualcosa contro la caccia”.