“Siamo fortemente preoccupati e molto arrabbiati per la chiusura, il prossimo 30 giugno, della piscina comunale di Gemona del Friuli. Per quale motivo l’amministrazione guidata dal sindaco Urbani non è riuscita a evitare questo grave disservizio che penalizzerà tutti gli utenti dell’Alto Friuli? Com’è possibile che il più importante centro natatorio dell’Alto Friuli cessi l’attività proprio nel periodo in cui una sessantina di atleti si sta preparando ai campionati regionali e nazionali di metà agosto? Di chi sono le responsabilità?”. A chiederlo con forza sono i portavoce del MoVimento 5 Stelle Marco Cargnello, Matteo Muser e Battista Nardini.
“Ricordiamo che Atlantis srl, società posseduta al 98% da Edilcoop fallita nel 2013, è il concessionario della struttura fino al 2045 e che entro la fine dell’estate, presumibilmente, sarà liquidata per cercare di ripianare i debiti vantati dai creditori di Edilcoop – sottolinea Cargnello -. Speriamo che la burocrazia della procedura non vada a peggiorare la situazione dei molti creditori, per lo più piccoli imprenditori e artigiani, che si trovano ormai con l’acqua alla gola”.
“Ci chiediamo inoltre – afferma Muser – se il valore di Atlantis non abbia avuto una pesante svalutazione negli ultimi tre anni, visto che già nel bilancio 2014 il revisore dei conti chiedeva l’urgente messa in liquidazione della società. Ulteriori interrogativi riguardano invece i contributi che il Comune di Gemona ha versato ad Atlantis per un importo complessivo di quasi 240 mila euro, con l’obiettivo di calmierare le tariffe delle attività natatorie. L’amministrazione del sindaco Urbani, infatti, ha assegnato alla srl nel 2013 88.300 euro, nel 2014 79.600 euro e nel 2015 72 mila euro, ma questi contributi sono poi realmente arrivati al gestore dello spazio acqua, l’associazione sportiva dilettantistica Gemona Nuoto? Trattandosi di soldi dei cittadini vogliamo sapere se l’amministrazione comunale abbia mai verificato che il contributo erogato sia stato utilizzato per le finalità previste dalla concessione. Anche perché – aggiunge – ci risulta che Gemona Nuoto in questi anni non abbia mai ricevuto alcun contributo per queste finalità”.
“Siamo infine molto preoccupati per il futuro della Gemona Nuoto, squadra agonistica pluripremiata, che vanta atleti di livello nazionale – ribadisce Nardini -. Sessanta ragazzi e ragazze provenienti da molti comuni dell’Alto Friuli che per la passione in questa attività agonistica e per conciliare lo sport con gli impegni scolastici hanno deciso di frequentare gli istituti di Gemona del Friuli. Tutti questi atleti, per poter continuare la preparazione in vista dei prossimi impegni in programma a metà agosto, per fortuna saranno ospitati dall’Unione Nuoto Friuli di Udine e dall’Arca Spilimbergo. Il Comune – conclude – abbia almeno la decenza di farsi da garante per permettere a questi atleti di poter ricominciare la stagione agonistica il prossimo settembre utilizzando nuovamente la piscina comunale di Gemona del Friuli”.