“Una settimana fa, letta la cabina di regia del Pnrr in Friuli Venezia Giulia che lanciava due allarmi (quello per i ritardi dell’inserimento dei dati di monitoraggio nella piattaforma del Piano e quello per i ritardi nell’esecuzione dei lavori di edilizia scolastica), abbiamo chiesto all’assessore Amirante di rassicurarci sul fatto che non avremmo perso nemmeno un euro dei fondi europei messi a disposizione del Paese dopo il grande lavoro del presidente Giuseppe Conte. L’assessore ha preferito scaricare le responsabilità sui Comuni”.
Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, commentando la situazione dei cantieri Pnrr in Friuli Venezia Giulia.
“Oggi l’assessore Amirante deve essersi accorta che, se i Comuni sono in difficoltà, possono essere aiutati e l’incontro, tenutosi in Regione, dovrebbe servire proprio a venire incontro alle loro esigenze. Molte opere – spiega l’esponente pentastellata – sono ferme, perché inserite in maniera a dir poco superficiale nel Piano, senza tener conto dei tempi di autorizzazione delle stesse, prima ancora che di progettazione ed esecuzione. L’ovovia di Trieste sta diventando l’esempio di questa gestione sbagliata che, fin dall’inizio, non ha privilegiato opere e misure di pronta realizzazione e di grande beneficio per tutta la comunità”.
“I tempi sono sempre più stretti – conclude Capozzi – e non possono che trovarci favorevoli tutte le azioni per sostenere i nostri Enti locali nella realizzazione delle opere legate al Pnrr. Farlo a dicembre 2023, tuttavia, dimostra che c’è stato anche un ritardo nell’aiutare i nostri Comuni”.