“Portare un direttore generale reduce da un fallimento gestionale dall’Azienda sanitaria più piccola del Friuli Venezia Giulia a quella chiamata a coordinare tutto il sistema: siamo al cortocircuito”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella, sull’ipotesi di trasferimento di Joseph Polimeni dall’Azienda sanitaria Friuli Occidentale (ASFO) all’Azienda regionale di coordinamento per la salute (ARCS).
“Quanto accaduto nel Pordenonese in questi mesi ha evidenziato la difficoltà di Polimeni in termini di capacità di mediare – continua l’esponente M5S -. E l’assessore Riccardi non trova di meglio che portarlo al vertice dell’Azienda che, più di altre, ha nella mediazione tra le diverse parti del sistema la propria caratteristica principale”.
“Una scelta che sarebbe nociva per la stessa ARCS, in quanto vigila sul raggiungimento dei target delle Aziende sanitarie, che Polimeni non è stato in grado di garantire in ASFO, e un ruolo fondamentale di mediazione e coordinamento delle reti cliniche, lavorando per mettere d’accordo i professionisti e gli specialisti in FVG, che hanno protocolli e approcci spesso diversi – aggiunge Capozzella -. Senza dimenticare la competenza tecnica di ARCS sui pareri di programmazione sanitaria, ovvero su come si organizzano i modelli dei servizi e delle Aziende sanitarie, e abbiamo già visto cos’è accaduto per gli atti aziendali”.
“L’attuazione stessa della riforma sanitaria, dal Piano per l’emergenza urgenza agli investimenti su tecnologia e personale, oltre alla concretizzazione del PNRR nella sanità regionale, finirebbe in capo a un manager che, nel Friuli Occidentale, ha messo tutti d’accordo nel bocciare il suo operato – conclude il capogruppo pentastellato -. A conferma dell’ormai conclamata deriva di Riccardi nel governare la nostra sanità”.