Non c’è niente da fare, centrosinistra e centrodestra non vogliono privarsi delle poste puntuali. Con la nostra proposta di legge volevamo passare dal procedimento legislativo attuale, che purtroppo continua a tollerare il frequente ricorso alle contribuzioni puntuali, ad una legislazione per obiettivi, fondata su principi di imparzialità e di eguaglianza. Proposta ovviamente bocciata dai politici di professione che preferiscono avere le mani libere in vista della prossima legge di stabilità, una manovra – l’ultima di questa legislatura – che che ci aspettiamo smaccatamente elettorale.
A dicembre via libera quindi alle famigerate poste puntuali grazie alle quali i singoli consiglieri regionali potranno ottenere finanziamenti ad hoc per associazioni, parrocchie, comuni, luoghi di culto da ristrutturare ecc ecc. Una pratica odiosa che però centrodestra e centrosinistra ritengono indispensabile! Nel Friuli Venezia Giulia non si può riaffermare il rispetto del criterio della generalità delle autorizzazioni legislative previste dagli strumenti di programmazione finanziaria e dalle altre leggi, che devono limitarsi a determinarne finalità e oggetto della spesa, senza individuare uno specifico beneficiario.
In questa regione non si può stabilire che ogni spesa debba avvenire nella successiva fase amministrativa ad opera degli organismi deputati e nel rispetto del principio di distinzione tra funzioni di indirizzo politico ed attività di gestione. Qui non si vuole garantire l’imparzialità dell’assegnazione di contributi e finanziamenti a soggetti pubblici e privati mediante procedure concorsuali o bandi. Molto meglio sprecare risorse pubbliche per permettere al singolo politico di coltivarsi il proprio orticello elettorale. Una logica che il MoVimento 5 Stelle spazzerà via quando sarà al governo del Friuli Venezia Giulia.