“Ci giunge notizia che domani, mercoledì 9 dicembre, verrà decisa la chiusura della terapia intensiva di Gorizia. Con una nostra interrogazione avevamo chiesto rassicurazioni in merito all’assessore Riccardi ma la risposta era stata tutt’altro che tranquillizzante. E ora, purtroppo, ne potremmo avere la conferma”. Lo dichiara la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo.
“Le notizie che ci arrivano sono che a Gorizia attualmente ci sono 50 persone in reparto Covid di cui molti con ventilazione CPAP, casco o altre forme di ventilazione, oltre a 7 pazienti non Covid in terapia intensiva. Chiudere la terapia intensiva per spostare il personale a Trieste, lasciando il territorio dell’Alto Isontino scoperto per questo servizio, sarebbe molto preoccupante – afferma Dal Zovo -. E la situazione nel Pronto soccorso non è migliore: dalle segnalazioni che riceviamo, il personale è allo stremo, cosa comune in quasi tutto il territorio regionale”.
“Ciò che avevamo prospettato, purtroppo, sembra diventare realtà. L’ospedale goriziano ha già fornito sei infermieri a Trieste, costringendo anestesisti e personale della terapia intensiva a gestire le emergenze respiratorie, sia in medicina Covid che in Pronto soccorso, portando poi nel capoluogo regionale i pazienti Covid stabilizzati e trattando invece direttamente i non Covid e chi, arrivando proprio da Trieste, ne è uscito ma ha ancora bisogno di cure intensive – sottolinea la capogruppo M5S -. Capiamo che ASUGI abbia bisogno di personale a Trieste per sopperire alla saturazione dei posti letto a Udine, ma non si può lasciare l’Alto Isontino senza un reparto essenziale”.