“Forte preoccupazione per il grido di dolore che arriva dagli operatori del pronto soccorso di Trieste” viene espressa dal consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. “È inaccettabile che i vertici dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, nonostante mesi di segnalazioni da parte dei professionisti, non abbiano dato alcuna risposta concreta a una situazione così grave”.
“Secondo la denuncia dei responsabili del pronto soccorso, gli accessi al pronto soccorso sono aumentati rispetto al pre pandemia, mentre i posti letto a disposizione in ospedale sono diminuiti, anche per la necessità di continuare a seguire i pazienti Covid. Tutto ciò ha portato a condizioni di lavoro insostenibili, con una conseguente fuga di professionisti che si aggraverà ulteriormente nei primi mesi del 2023, quando altri sette medici se ne andranno – sottolinea Ussai -. Quanto emerso comporta inoltre un servizio peggiore per gli utenti, costretti in certi casi a stare una settimana nei corridoi. Siamo di fronte a un circolo vizioso, con lavoratori sempre più oberati che finiscono per commettere degli errori”.
“Chiediamo che i vertici di ASUGI, a partire dal direttore generale Poggiana, intervengano per dare risposte concrete e non si limitino a convocazioni e riunioni che non risolvono i tanti e gravi problemi denunciati – conclude l’esponente pentastellato -. Sentire un professionista alzare bandiera bianca, chiedendo di appaltare il pronto soccorso dell’ospedale Maggiore ai privati fa capire quale sia il senso di impotenza e di abbandono”.