Un Centro epidemiologico salute e ambiente che faccia da raccordo tra sistema sanitario, Agenzia regionale di protezione ambientale (ARPA) e decisori politici. Lo vuole istituire una proposta di legge del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, presentata oggi in una conferenza stampa dal consigliere Andrea Ussai, primo firmatario del testo, insieme alla consigliera Ilaria Dal Zovo.
“La pandemia ha ribadito che la salute e il benessere individuale e collettivo sono connessi tra loro, e allo stesso tempo dipendenti non solo da fattori biologici o comportamenti personali, ma anche da elementi ambientali e socio-economici – spiega Ussai -. Crediamo che sia necessario rivedere il ruolo della epidemiologia nella sanità regionale, per preparare il sistema sanitario del futuro a darsi strumenti per meglio tutelare la salute della popolazione”.
“Oggi esiste un Osservatorio, istituito nel 2014, che però presenta alcune criticità rilevate dal gruppo di lavoro del Ministero della salute ‘Sinergie Ambiente e Salute’– sottolinea il consigliere M5S -. In particolare, i suoi tavoli di lavoro vengono attivati soltanto in situazioni di emergenza ambientale o per rispondere a uno specifico quesito e non esiste in Friuli Venezia Giulia una struttura stabile che si occupi di questi temi con personale dedicato. Risulta quindi indispensabile superare l’attuale modello emergenziale”.
“Il Centro regionale che immaginiamo sarebbe il primo in Italia nel promuovere, come ci chiede il Ministero della Salute, l’applicazione di un approccio ‘One health’, cioè multidisciplinare, intersettoriale e coordinato per affrontare i rischi potenziali o già esistenti in un sistema che ormai da tempo fa i conti con il cambiamento climatico e con gli effetti della globalizzazione, delle produzioni e degli scambi commerciali – continua Ussai -. Crediamo che un intervento di questo tipo possa aprire la strada per realizzare un modello capace di coordinare in maniera sinergica le competenze specifiche e settoriali disponibili, superando la frammentarietà di norme e procedure, e valido nel promuovere ricerca innovativa che interroghi e indaghi la complessità della relazione tra ambiente e salute. L’obiettivo è quello di fornire informazioni rilevanti del percorso pericolo – esposizione – malattia e di orientare quindi appropriati interventi di sanità pubblica, di gestione delle attività produttive e di risanamento ambientale”.
“Il Centro che proponiamo sarebbe anche responsabile della comunicazione del rischio, che va oltre la mera divulgazione di informazioni, puntando alla realizzazione di un processo grazie al quale vengono incorporate nelle decisioni le informazioni e le opinioni essenziali per un’efficace gestione. Nel contesto del dibattito pubblico – conclude l’esponente pentastellato -, la disponibilità di informazioni scientifiche attendibili, coerenti e sistematiche è fondamentale come base per la presa di decisioni equilibrate ed efficaci”.