Da mesi a Campoformido i lavori per contenere le piene del torrente Lavia tengono banco tra i cittadini e gli agricoltori della zona. Su questo argomento spinoso tace invece l’assessore Panontin, ovviamente tace l’assessore Vito e tace anche il commissario straordinario alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico Serracchiani.
Coinvolti in “ben” due incontri pubblici, i cittadini si sono sentiti spiegare la necessità di intervenire per evitare ulteriori e nuovi allagamenti della Sp99 che regolarmente ormai alle prime piogge andava sott’acqua. Usiamo un tempo passato perché recentemente è stato sufficiente un intervento di manutenzione delle originarie vasche di laminazione per evitare le solite scene apocalittiche.
Da mesi i cittadini di Bressa chiedono però due cose: di vedere i progetti di quasi 400 mila euro di cui finora hanno solo sentito parlare, ma soprattutto di non sprecare denaro pubblico e ulteriore suolo per lavori che potrebbero risultare del tutto inutili. Questi lavori sono effettivamente urgenti e indifferibili da poter esser realizzati con le procedure d’emergenza previste per i lavori della Protezione civile? Ma soprattutto servono? I cittadini attendono risposte.
Secondo molti abitanti di Campoformido è stato sufficiente ripulire recentemente i fanghi dalle due vasche di laminazione, niente più che una semplice manutenzione dell’esistente, per permettere alle stesse vasche di svolgere regolarmente la funzione per cui sono state realizzate.
Pertanto, di fronte a tanti silenzi, abbiamo deciso di presentare un’interrogazione alla Giunta, in quanto questi lavori definiti urgenti verranno gestiti dalla Protezione civile. Questa urgenza evita infatti anche alcuni passaggi che lavori di questo tipo dovrebbero rispettare per poterne valutare la necessità, l’effettiva urgenza, il costo e l’impatto ambientale. Chiederemo altresì alla giunta
Serracchiani spiegazioni sull’utilizzo dei fanghi derivanti dalla pulizia delle vasche e la loro destinazione finale che ha destato non poche preoccupazioni tra gli agricoltori.
Come direbbe Renzi, che ha nominato la presidente Serracchiani commissario straordinario nel giugno 2014, “è finita l’epoca” della politica che decide per gli altri e pretende di non dover dare spiegazioni.