I conti non tornano per quanto riguarda la situazione del personale della Medicina d’urgenza e del Pronto soccorso di Cattinara. I dati reali sono molto differenti rispetto a quelli diffusi pubblicamente dalla giunta Serracchiani.
Dalle informazioni che abbiamo raccolto, alla Medicina d’Urgenza a Trieste – dove c’è stato un incremento degli infermieri e operatori socio sanitari – non sono stati assegnati, infatti, due medici in più. Sono stati solo sostituiti nell’agosto 2015 (con incarichi a tempo determinato) due medici cessati nel corso dell’anno precedente. Un altro medico, invece, è andato in pensione nel dicembre 2015 ed è rimasto assente da ottobre per finire le ferie. Bene, solo l’altro ieri c’è stato il concorso per la sua sostituzione. Quindi, tirando le somme, per quanto riguarda i medici della Medicina d’Urgenza, a fronte dell’incremento di 7 posti letto – da 25 a 32 –, il bilancio non è di due medici in più, bensì di uno in meno. Totale: 11 medici in tutto. Situazione che va avanti immutata dall’ottobre del 2015.
Dopo il concorso dell’altro ieri un medico sarà assunto a tempo indeterminato, ma contemporaneamente scadranno altri tre medici “precari”. Ovviamente non è dato sapere come si voglia fare fronte a questa vera e propria emergenza.
Passando al Pronto Soccorso di Cattinara, anche qui i conti non tornano. Pare infatti che i nuovi infermieri assegnati non siano tre come comunicato dall’assessore Telesca, ma cinque, che però devono sostituire ben sei infermieri assenti per maternità o lunga malattia. Anche qui, quindi, il bilancio è negativo: manca un infermiere!
Numeri alla mano è evidente, pertanto, che la situazione in essere a Cattinara presenta un sottodimensionamento rispetto agli anni passati che – tra l’altro – non tiene conto del continuo incremento del numero di accessi. I medici infine che l’assessore Telesca dice di aver assegnato per aumentare l’organico al Pronto soccorso sono due e non tre. Due medici assegnati già un anno fa. Decisione pertanto che non ha nulla a che vedere con l’attuale aumento degli accessi che, oltre a costringere molti cittadini ad attese lunghissime, porta inevitabilmente all’aumento del verificarsi di errori.
Come sempre tra gli annunci e la realtà c’è di mezzo il mare!