“Nella nostra regione bisogna giungere rapidamente al riconoscimento della fibromialgia come malattia progressiva e invalidante e il relativo inserimento tra le patologie che, per legge, danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa per le correlate prestazioni sanitarie”. A chiederlo è il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai che su questo argomento ha da poco presentato una proposta di legge.
“La fibromialgia – spiega Ussai – è una sindrome caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso e da affaticamento che colpisce approssimativamente 2 milioni di italiani. Non possiamo poi scordare che il dolore cronico rappresenta una delle forme di sofferenza a più alto costo nei paesi industrializzati e causa in Europa almeno 500 milioni di giorni di lavoro persi ogni anno, con un costo di circa 34 miliardi di euro. In questi casi è frequentissimo che i pazienti con dolore cronico, dopo mesi o addirittura anni, non vedano riconosciuto il loro stato di salute con il risultato di sentirsi persino esclusi dalla sfera dei “malati”. Il non riconoscimento del dolore e delle conseguenze che questo causa nella persona è uno dei principali motivi di isolamento e di ulteriore sofferenza”.
“L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha riconosciuto questa sindrome attraverso l’adozione della cosiddetta “Dichiarazione di Copenaghen” del 1992 e nel 2008 il Parlamento europeo ha approvato una dichiarazione per invitare la Commissione europea e il Consiglio a mettere a punto una strategia comunitaria per la fibromialgia, in modo da riconoscere questa sindrome come una malattia e incoraggiando gli Stati membri a migliorare l’accesso alla diagnosi e ai trattamenti. Al contrario – aggiunge il consigliere del M5S – l’Italia non ha ancora provveduto a tale riconoscimento”.
“In realtà le politiche di contrasto alla fibromialgia risultano particolarmente disomogenee anche sul territorio nazionale e qui nel Friuli Venezia Giulia siamo ancora al palo a causa di un Partito democratico e di una maggioranza di centrosinistra che continuano a non prendere una posizione netta su questo argomento. Occorre infatti tenere presente che il 30 settembre 2015 è stata depositata in Consiglio regionale la petizione dal titolo “Per il riconoscimento in Friuli Venezia Giulia della fibromialgia, della encefalomielite mialgica benigna/sindrome da fatica cronica e della sensibilità chimica multipla quali patologie croniche invalidanti” presentata da 6.515 cittadini. Sempre in Consiglio regionale – sottolinea Ussai – è stato anche approvato un nostro ordine del giorno con il quale la giunta Serracchiani si è impegnata a prevedere nel disegno di legge “Finanziaria 2016” della nostra Regione il riconoscimento della fibromialgia, della encefalomielite mialgica benigna/sindrome da fatica cronica e della sensibilità chimica multipla, anche al fine di prevedere la parziale esenzione del pagamento del ticket e dei farmaci eventualmente prescritti per la loro cura con modalità da definirsi mediante provvedimento dell’esecutivo regionale. A ciò non è però stato dato seguito. Anzi, un anno fa la maggioranza di centrosinistra ha persino bocciato un nostro emendamento finalizzato a istituire l’esenzione per questo tipo di patologia”.
“Il disegno di legge che abbiamo depositato mira dunque a dare seguito alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Parlamento europeo, assicurando omogenei trattamenti a tutti i cittadini affetti da questa patologia. Anche perché la fibromialgia non è tuttora presente nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) nel Servizio Sanitario Nazionale che sono stati approvati lo scorso settembre da tutte le regioni italiane. Questa patologia non si trova infatti né nell’elenco delle malattie rare, né in quello delle malattie croniche e invalidanti. Carenze – conclude Ussai – inaccettabili nei confronti dei tanti cittadini che soffrono di questa malattia”.