Come si intendono tutelare i bambini in vista del prossimo bando per la ristorazione ospedaliera? Lo chiede in un’interpellanza alla Giunta regionale il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. “Ad aprile scade l’ennesima proroga dell’affidamento al servizio da parte dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina a Serenissima Ristorazione S.p.A. e vogliamo conoscere il modello proposto nel nuovo bando, in particolare nell’ambito pediatrico”.
“Le linee di indirizzo del Ministero della Salute definiscono le caratteristiche dell’alimentazione dei pazienti pediatrici – spiega Ussai – e implicano una maggiore attenzione nella scelta delle materie prime e durante le fasi della preparazione dei cibi. L’obiettivo è quello di evitare il rischio di malnutrizione ospedaliera, che comporta un peggioramento delle condizioni di salute”.
“Il metodo attualmente utilizzato per la preparazione e la conservazione dei pasti destinati ai bambini è lo stesso sistema ‘cook and chill’ utilizzato per la filiera della ristorazione ospedaliera di Trieste e di Udine – sottolinea il consigliere M5S -. I pasti vengono acquistati in Veneto, preparati con tecniche che consentono la conservazione dei prodotti anche per diverse settimane prima del consumo, con ripercussioni sulle proprietà nutritive, come evidenziato da uno studio dell’Università di Trieste”.
“A dicembre è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale una nostra mozione sulla ristorazione ospedaliera che impegna la Giunta a ‘valorizzare l’impiego di prodotti agro-alimentari freschi, di stagione, da filiera corta e di prossimità per garantire la qualità e per migliorare i controlli sul processo produttivo’” ricorda Ussai.
“L’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute ha commissionato uno studio di fattibilità per valutare la realizzazione di un centro di cottura unico regionale, sui cui attendiamo ancora delle risposte sulla nostra richiesta di accesso agli atti – conclude l’esponente pentastellato -. In quest’ottica, è doveroso capire se e come verranno recepite le linee guida nazionali e quelle regionali previste dalla Regione in ambito scolastico e nei nidi d’infanzia, in modo da garantire la massima tutela possibili ai pazienti più piccoli”.