Sono 11.519 i nuclei familiari che percepiscono Reddito o Pensione di cittadinanza in Friuli Venezia Giulia, per un totale di 21.605 persone e una media di 371,25 euro erogati. Nello specifico, il Reddito è destinato a 9.518 nuclei (19.422 persone) per una media di 411,02 euro, la Pensione va a 2.001 nuclei (2.183 soggetti) per 190,54 euro di media. La Regione ha messo circa 30 milioni di euro l’anno per la Misura di inclusione attiva, lo stato adesso interviene con oltre 51 milioni di euro, che permettono di utilizzare i fondi regionali per altri capitoli di spesa”
“Con l’assunzione dei navigator è partita la ‘fase due’ – spiegano i consiglieri del Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle FVG -. Ora spetta ai Comuni dare il via alla terza fase, che consiste nell’impiegare da 8 a 16 ore settimanali i beneficiari del reddito abili al lavoro e a svolgere le mansioni previste dai Progetti utili alla collettività”.
“In Italia alcuni Comuni hanno già da qualche mese avviato le manifestazioni di interesse con i soggetti del terzo settore per scrivere insieme i Puc e capire come occupare queste persone, dimostrando che si può fare, basta volerlo – aggiungo i consiglieri M5S -. Spesso sentiamo Sindaci che lamentano da anni carenze di personale e che devono fare tutto loro in Comune. Adesso hanno l’occasione per aiutare delle famiglie in difficoltà e i propri cittadini, basta volerlo”.
“Questo meccanismo è l’ennesima conferma che non abbiamo mai considerato il Reddito di cittadinanza come mera erogazione di denaro, ma come un patto tra cittadini e istituzioni: non soldi ai fannulloni ma misure mirate a reinserire nella comunità e nel mondo del lavoro persone che vivono sotto la soglia di povertà” aggiunge il Gruppo consiliare.
“Tutto questo era inserito, grazie ad un emendamento del M5S, anche nella Misura di inclusione attiva in Friuli Venezia Giulia ma la Giunta Serracchiani non ha saputo sfruttare questa opportunità per i nostri Comuni e ha fatto sì che la Mia si risolvesse solo con la consegna dei soldi, quando questa avveniva. E nemmeno la Giunta Fedriga, durante l’anno in cui ha gestito la Mia, ha voluto rendere effettiva questa previsione. Speriamo – concludono i consiglieri pentastellati – che i Comuni sappiano scrivere al meglio questi progetti e non aspettino i sei mesi che i decreti dell’8 gennaio concedono loro per farlo”.