“L’assessore Pizzimenti esprime, a parole, la contrarietà alla variante di Latisana, ma per chiudere definitivamente la vicenda serve un atto formale che dica no all’opera da parte della Regione”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo la risposta in aula alla sua interrogazione sull’intervento nell’ambito della velocizzazione della tratta ferroviaria Venezia – Trieste.
“Occorre una modifica del Protocollo d’Intesa del 2016 che espliciti la rinuncia alla variante di Latisana, come chiesto anche dal sindaco Sette e come trasversalmente dichiarato da tutte le forze politiche nella recente serata organizzata dal ‘Comitato Difendere Latisana – No alla variante ferroviaria’ – aggiunge Sergo –, eliminando una volta per tutte la previsione di spesa (oltre 200 milioni solo per Latisana) contenuta nel protocollo e quindi successivamente inserita nel contratto di programma investimenti di RFI. Visti i progetti presentati, bisogna prendere atto che è fallito l’obiettivo prefissato nel 2016 di collegare Venezia a Trieste in un’ora, spendendo 1,8 miliardi di euro”.
“La Regione, con la risposta di oggi, apre alla scrittura di ulteriori progetti quando RFI aveva già ribadito che non ci sono alternative possibili, altrimenti non avrebbe preso in considerazione solo il contestato progetto che ha visto insorgere la comunità di Latisana – continua il consigliere M5S -. Avremmo preferito che si formalizzasse il ‘no’ alla variante anche per evitare che succeda quanto già avvenuto per la Ronchi – Aurisina, su cui, nonostante le bocciature acquisite in passato dalla Commissione Tecnica VIA del Ministero dell’Ambiente, RFI sta predisponendo la terza progettazione, e questo perché quando abbiamo presentato la nostra mozione la maggioranza non si è assunta la responsabilità di dire no alle gallerie sul Carso. E questo ‘no’ non può esser espresso dai parlamentari senza un atto formale della Regione, altrimenti ci si lamenterebbe, giustamente, di ingerenze romane sulle strategie regionali”.
“Il Commissario straordinario Vincenzo Macello, in Consiglio comunale a Venezia, ha sottolineato come la bretella che permetterà di congiungere la Venezia – Trieste con l’Aeroporto veneziano costerà 545 milioni, contro i 425 previsti l’anno scorso. Attendiamo di visionare l’analisi costi – benefici dell’intero intervento che esiste ma che RFI non vuole rendere pubblica, per capire in quale modo questa crescita di spesa interesserà anche le opere da realizzarsi sul nostro territorio. Chi amministra – conclude Sergo – deve avere la responsabilità di evitare sprechi di risorse pubbliche”.