Presidente, Consigliere, Consiglieri,
ci troviamo ad analizzare dopo il bilancio di previsione 2016 e il recente assestamento di bilancio 2016 il presente disegno di legge dove si vuole ricollocare la somma di € 96.540.000 a disposizione per il corrente anno.
Ci dispiace constatare che la cifra che stiamo ricollocando non derivi da maggiori entrate ma si tratti esclusivamente di una ridistribuzione dovuta ad una riprogrammazione di somme già stanziate. Se consideriamo i dati relativi alle entrate del Titolo I (Tributi propri della Regione e compartecipazioni ai tributi erariali) del 2015 e li confrontiamo con i dati del 2016 vediamo che il totale di queste entrate ha subito nel 2015 un incremento del 1,79% fra le previsioni iniziali e quelle assestate mentre quest’anno l’incremento è stato solamente dell’1% circa: questo non è sicuramente un segno della tanto decantata ripresa.
L’ormai consueta cerimonia della riprogrammazione degli stanziamenti non spendibili entro l’anno in corso – resa necessaria per adeguare la contabilità regionale alle procedure imposte dal famigerato pareggio di bilancio -, sembra mettere in luce una pratica che predilige gestire riserve di denaro allocate su fondi di riserva che vengono ridestinate all’ultimo minuto possibile a favore di misure già attive a esclusiva scelta giuntale. Solo per fare un esempio, cito la somma di 19 milioni prelevata sul capitolo 1575 “rimborsi del capitale derivante dalle operazioni di finanziamento di interventi di interesse regionale con ricorso al mercato finanziario”, e la somma di 14.290.000 prelevata sul capitolo 9601 “fondo per il finanziamento e l’ adeguamento di programmi e progetti ammessi o ammissibili a finanziamento comunitario. parco progetti fondi regionali – di parte capitale”.
Tale pratica rende così impossibile una qualsiasi condivisone delle politiche regionali impone delle scelte fatte dall’alto senza garantire alcuno spazio alla discussione politica soprattutto nei confronti delle opposizioni. Un esempio eclatante è l’indisponibilità a stanziare risorse adeguate sul capitolo della legislazione futura, per permettere la produzione di leggi su iniziativa di tutte le forze politiche; è evidente in questo caso la volontà politica di approfittare di fattori tecnici per imbavagliare le opposizioni in primis, ma tutto il consiglio di conseguenza, pur sapendo che nel caso tali risorse non dovessero venire completamente utilizzate potrebbero essere riprogrammate come viene fatto in questo disegno di legge.
Rimane evidente come sia sempre più necessario avviare con largo anticipo la programmazione delle risorse e la pubblicazione dei relativi bandi affinché si possano finanziare subito i beneficiari delle relative graduatorie piuttosto che attendere le ricollocazioni di fine anno.
Entrando nel merito, certamente non possiamo essere contrari all’incremento dei fondi di rotazione in agricoltura e al fondo sviluppo delle PMI e allo scorrimento delle graduatorie in edilizia, agli investimenti nella sanità o alla manutenzione straordinaria delle opere idrauliche, ma non possiamo non constatare che la manovra è stata presentata esclusivamente dall’Assessore alle finanze senza la partecipazione degli altri assessori competenti, né dei loro uffici, rendendo così impossibile entrare nel merito delle misure e tanto meno capire se siano state privilegiati alcuni interventi piuttosto che altri degni di interesse. Un esempio per tutti, a noi poco gradito, è stato lo scorrimento delle graduatorie per le scuole paritarie con lo stanziamento di 1.655.000 euro, mentre nessun intervento è stato effettuato per le scuole pubbliche.
Constatiamo, purtroppo, che non si perde occasione per erodere piano piano l’autonomia di questa Regione, rimandando a norme nazionali scelte che possono essere effettuate con nostre norme regionali. Autonomia significa responsabilità e impegno, se le nostre norme riguardo i compensi degli organi societari e dei dipendenti di società a controllo pubblico risultano frammentarie, abbiamo la responsabilità di dare organicità alle disposizioni normative e non necessariamente solo di emanare nuove leggi.
Infine rileviamo l’imprescindibile necessità, da parte della Giunta, di inserire poste puntuali con lo stanziamento di ulteriori 2 milioni di euro a Villa Louise una tantum che tanto “una” non sarà.
Rimandiamo il nostro giudizio finale agli esiti della discussione che si terrà in Aula.