“È stato molto utile il confronto con gli ingegneri di RFI, tenutosi durante i lavori della IV Commissione in Consiglio regionale” secondo i portavoce del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo.
“Finalmente si è capito che la linea ferroviaria esistente per la Venezia – Trieste, con il potenziamento tecnologico da 250 milioni che è già in fase di esecuzione, potrà aumentare la propria capacità ferroviaria del 25% e comporterà una riduzione dei tempi di percorrenza dell’intera tratta di 8 minuti – spiegano i consiglieri M5S -. Una Freccia senza fermate potrà percorrere la tratta in un’ora e un quarto, rispetto all’ora e 24 minuti che ci impiega oggi”.
“A nulla servono gli ulteriori lavori, sia dal punto di vista della capacità ferroviaria che della velocizzazione e lo si è potuto apprendere in maniera netta dalle interlocuzioni di oggi – continuano Sergo e Dal Zovo -. Al Porto di Trieste, con o senza i restanti lavori, tra cui le gallerie nel Carso, verrà garantita la movimentazione di ben 25.000 treni, tanti quanti ne prevede di movimentare l’Autorità di Sistema Portuale con i lavori in programma. È stato lo stesso presidente dell’Autorità, Zeno D’Agostino, a confermare che bucare il Carso non è una priorità per il Porto”.
“Inoltre, dal punto di vista della velocizzazione per le gallerie si mantengono le previsioni ottimistiche che prevedono un guadagno di 15 minuti e quelle più pessimistiche che prevedono guadagni di soli 6 minuti. Considerato il tracciato (chilometri, pendenze, curve per evitare grotte e zone protette), possiamo già capire quanti (pochi) effettivamente saranno i minuti recuperabili. Ciò che ci dispiace – concludono gli esponenti pentastellati – è che per arrivare a queste conclusioni di buon senso, si debbano spendere ancora soldi per la terza progettazione preliminare o di fattibilità, ma se servirà per mettere una pietra tombale sopra queste gallerie attenderemo con ansia anche questi lavori”.