Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, esprime “preoccupazione per il futuro dei Centri di salute mentale di Trieste”, a seguito delle segnalazioni ricevute sull’ipotesi di riduzione del servizio in alcune sedi.
“In particolare, i Centri di Barcola e di via Gambini – spiega Ussai -, dal 1° novembre vedrebbero il servizio ridotto da 24 a 12 ore, con lo spostamento dei turnisti presso altre strutture. Una riorganizzazione che, secondo quanto ci viene segnalato, sarebbe dettata dalla carenza di personale dovuta alle attuali vicende legate al green pass. A questo problema si aggiunge anche l’imminente apertura delle Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza (REMS), imposta dai giudici all’Azienda sanitaria ma a loro volta in difficoltà a livello di personale”.
“Delle difficoltà della salute mentale si è occupato nei giorni scorsi anche il quotidiano britannico The Independent, secondo cui ‘il governo regionale di destra del nord-est L’Italia ha, come temuto, iniziato a smantellare il suo globalmente rinomato sistema di psichiatria di comunità, noto come il ‘modello triestino’, ampiamente celebrato come uno dei i modelli di maggior successo al mondo’. Non vorremmo che questo smantellamento prosegua”.
“Considerata la richiesta crescente di salute mentale, non possiamo che condividere i timori degli operatori e degli utenti – conclude il consigliere M5S -. Chiediamo quindi di sapere su quali basi sono state effettuate le scelte e se questa riorganizzazione è legata alle contingenze di queste settimane, e quindi temporanea, o se la riduzione di servizio sarà definitiva”.