“Le affermazioni dell’assessore Pizzimenti in aula confermano quanto abbiamo sollevato, ovvero che il rimborso per i titoli di viaggio non utilizzati durante il lockdown non riguarda solo lavoratori e studenti ma anche altre categorie, pensionati compresi. Peccato che le aziende continuino a sostenere il contrario”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che ha presentato un’apposita interrogazione a cui è stata data risposta oggi.
“Nella sua risposta, Pizzimenti ha assicurato che ‘gli uffici regionali hanno chiarito tempestivamente alle Aziende TPL che la norma statale non differenzia il rimborso legandolo allo status dell’abbonato, lavoratore pensionato o studente che sia, ma prevede genericamente il rimborso dei titoli di viaggio’ – sottolinea Sergo –. L’assessore ha ribadito come sia stato ‘chiesto ripetutamente alla Aziende di TPL che abbiano eventualmente negato l’accesso alle procedure di rimborso da parte di abbonati non studenti o lavoratori di provvedere con urgenza ad assicurare il pieno rispetto della norma statale’”.
“Ma, nonostante questi solleciti – puntualizza l’esponente M5S -, una settimana fa Trieste Trasporti continuava a negare il rimborso, affermando in risposta a chi lo richiedeva, che ‘ mentre gli studenti e i lavoratori utilizzano l’abbonamento per andare a scuola o a lavorare (e non l’hanno effettivamente potuto fare), per i pensionati questo discorso non vale: i supermercati erano aperti, le edicole erano aperte, il servizio di trasporto pubblico non ha mai smesso di funzionare. L’esclusione dei pensionati viene addirittura esplicitata sul sito web delle aziende (e della nuova azienda TPL FVG)”.
“Pare ci si sia già dimenticati che alle categorie di utenti più deboli veniva richiesto a reti unificate di stare a casa – prosegue il consigliere – così come dei servizi garantiti dalle forze dell’ordine nella consegna a domicilio della pensione o dei volontari che consegnavano la spesa ai nostri anziani. Molteplici sono anche le categorie di utenti che si son viste chiudere i servizi e gli svaghi causa Covid e che quindi non usufruivano degli abbonamenti lautamente pagati per raggiungere le sedi dove gli stessi si svolgevano”.
“Chiediamo quindi alla Giunta di sollecitare nuovamente le Aziende di trasporto a garantire il rimborso a tutti coloro che motivatamente lo richiedono – conclude Sergo -. Da parte nostra, continueremo a seguire la vicenda, considerato che c’è tempo fino alla fine di novembre per richiedere quanto spetta a chi non ha potuto usufruire del tpl, invitiamo pertanto tutti i cittadini a richiedere quanto a loro spettante”.