“Verificare la sussistenza di possibili cause di sospensione e successiva rimozione del consigliere comunale Fabio Tuiach”. È la richiesta che i Gruppi consiliari del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale e comunale di Trieste avanzano al presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, attraverso una mozione, dove si esprime inoltre “solidarietà a tutte le persone che si siano sentite offese dalle dichiarazioni” fatte dallo stesso Tuiach sui canali social, commentando l’aggressione subita da un attivista Lgbt.
“L’ articolo 40 della legge 142/1990, anche applicabile nella nostra regione – è spiegato nella mozione -, prevede che il sindaco, i presidenti dei consorzi e delle comunità montane, i componenti dei consigli e delle giunte e i presidenti dei consigli circoscrizionali possano essere rimossi quando compiano atti contrari alla Costituzione, per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico. In attesa del decreto di rimozione, e in presenza di motivi di grave e urgente necessità, gli stessi amministratori possono essere sospesi. La competenza ad assumere i provvedimenti di rimozione spetta, nel Friuli Venezia Giulia, al Presidente della Regione su conforme deliberazione della Giunta regionale”.
“Abbiamo deciso di presentare questa mozione perché la misura è colma. Sono anni che leggiamo post del consigliere Tuiach, sempre contro le persone appartenenti al mondo Lgbt: non si può più rimanere a guardare e limitarsi a stigmatizzare ogni volta che accade. Riteniamo sia ora che chi ne ha il potere, lo eserciti e valuti di applicare la norma che indichiamo. Definendo le persone omosessuali con termini offensivi, Tuiach non mantiene quel decoro che dovrebbe essere proprio di un membro delle istituzioni – sottolineano gli esponenti M5S -. La libertà di espressione non deve travalicare il limite della dignità altrui, per questo riteniamo necessario un intervento fermo ed esemplare che rientra nelle potestà del Presidente della Regione”.