“I dati di Agenas per quanto riguarda i punti nascita sono implacabili e visto l’approccio di calcolo di ragioneria dell’assessore Riccardo Riccardi, viene facile immaginare il pericolo che corrono alcuni nostri reparti, tra cui il punto nascita di Latisana, già sospeso in passato, ma che grazie alla mobilitazione popolare e al nostro contributo siamo riusciti a tenere aperto”. Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi del Movimento 5 Stelle.
“Parliamo di un punto nascita importante – continua Capozzi – che serve un territorio che altrimenti si vedrebbe penalizzato vista la distanza media di 40 km dai maggiori punti nascita regionali. Vogliamo capire se l’obiettivo dell’assessore non sia quello di potenziare i reparti del vicino Veneto”.
“Quando parliamo di servizi di prossimità da implementare non intendiamo di tornare ai parti in casa. Restiamo convinti che se si vuole favorire la natalità, non si possono eliminare servizi alle famiglie e alle donne. Se la Regione dovesse tornare a sospendere il punto nascita di Latisana senza tener conto dell’avvenuta chiusura di quello di Palmanova e della sospensione a data da destinarsi di quello di San Vito al Tagliamento – conclude Capozzi – saremo pronti ad alzare le barricate a difesa di una sanità pubblica e di prossimità che deve risolvere i problemi ai cittadini e non crearne di nuovi”.