“L’introduzione della figura dei gettonisti a oltre 100 euro l’ora nei reparti dei nostri ospedali è un’operazione discutibile che non ha reso giustizia né ai cittadini che non si sono visti i servizi migliorati, né agli operatori del sistema sanitario regionale per il divario retributivo”.
Lo afferma in una nota la consigliera regionale del M5S, Rosaria Capozzi, evidenziando che “questo sistema ha creato la vera fuga del personale dal settore pubblico. I medici che lasciano il pubblico trovano spazio nelle cooperative private che vengono di volta in volta scelte per coprire i buchi da loro lasciati vuoti”.
A questo proposito, Capozzi annuncia il deposito di una proposta di legge che ponga fine all’escalation dei prezzi dei gettonisti negli ospedali della nostra Regione. “Abbiamo sempre sostenuto – aggiunge la consigliera di opposizione – che per lavorare nel sistema sanitario regionale i concorsi devono essere la via da seguire senza deroghe. Ci auguriamo che l’assessore Riccardi, che ha sempre strizzato l’occhio al sistema Veneto e Lombardo, possa darci ragione prendendo spunto, paradossalmente, proprio da quelle Regioni che hanno spalancato per prime le porte ai privati nella loro sanità e che adesso vogliono correre al riparo”.
“La Lombardia, per porre un freno alle cooperative dei gettonisti, ha avviato un bando ad evidenza pubblica rivolto direttamente ai professionisti e non alle società che li gestiscono; il Veneto – prosegue Capozzi – per porre un freno all’escalation del costo dei singoli operatori, arrivato a raggiungere e talvolta superare i 100 euro l’ora, con cifre astronomiche alla fine del mese, ha previsto tetti massimi per i compensi. Lo scopo – conclude la pentastellata – è quello di contenere la spesa su cui ha messo gli occhi anche un recente rapporto dell’Anac, con l’obiettivo finale di non avere più gettonisti negli ospedali entro il 2024”.