Secondo Debora Serracchiani la riforma sanitaria, come le altre imposte negli ultimi quattro anni, avrebbe dovuto essere d’esempio per tutte le altre regioni italiane. Il ranking 2017 dei Servizi sanitari regionali, curato dal Consorzio per la ricerca economica applicata in Sanità (Crea), colloca invece il Friuli Venezia Giulia nell’area cosiddetta “critica”, insieme a Calabria, Abruzzo, Puglia, e Molise! Siamo passati dal secondo posto della prima sperimentazione del 2013 al penultimo posto di oggi. Il Friuli Venezia Giulia si trova infatti al 20esimo posto sui 21 servizi sanitari regionali italiani. Crediamo che la giunta Serracchiani debba spiegare pubblicamente le ragioni che sono alla base di questo primato decisamente poco “onorevole”.
Nel 2013 il Crea Sanità ha lanciato questo metodo di valutazione multi-dimensionale e multi-prospettiva, che “media” le valutazioni di diversi stakeholder del sistema (utenti, management aziendale, professioni sanitarie, istituzioni e industria medicale), producendo un indice sintetico di performance per ogni servizio sanitario regionale. Un rapporto che indaga cinque dimensioni: sociale (equità), economico-finanziaria, appropriatezza, esiti e innovazione (quest’ultima inserita per la prima volta nell’edizione 2017), ognuna con dei propri indicatori. Nel rapporto non viene segnalata la performance di ogni regione rispetto ai diversi indicatori considerati. Il Friuli Venezia Giulia è però una “new entry” tra le ultime cinque regioni collocate nell’area “critica”. Fatte queste precisazioni vogliamo rivolgere alcune domande all’assessore Telesca: quali sono i valori degli indicatori considerati per la performance che ci penalizzano maggiormente nella valutazione finale? Come mai, nonostante alcuni presunti miglioramenti richiamati dal rapporto, il Friuli Venezia Giulia occupa nella classifica una posizione così bassa? E infine dove sarebbe la nostra regione se questo miglioramento non ci fosse stato, considerato che già così siamo negli ultimi posti?
Siamo sicuri che la propaganda di regime continuerà a magnificare le riforme della giunta Serracchiani. Come M5S auspichiamo che questa maggioranza cominci a ragionare sui numeri, ammettendo i propri errori per iniziare a porvi rimedio.