“Oggi in Consiglio regionale si è tenuta la conferenza stampa di presentazione delle Osservazioni sul Piano dell’emergenza urgenza (Peu) in Friuli Venezia Giulia redatto dall’associazione Costituzione 32, e in particolare dall’onorevole Laura Stabile. Il documento offre una dettagliata analisi critica sul Peu attuale, approfondendo le problematicità della doppia chiamata ed espone proposte migliorative sulla gestione delle emergenze sanitarie”.
A comunicarlo, in una nota, Furio Honsell di Open Sinistra Fvg, Rosaria Capozzi del Movimento 5 Stelle, Serena Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra, Giulia Massolino e Simona Liguori del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, che hanno promosso la conferenza stampa.
“Abbiamo espresso voto contrario al Piano in dicembre – ha sottolineato Honsell – proprio per la mancanza di personale e di automediche e per l’assenza di qualsiasi strategia volta a monitorare e ridurre i tempi di intervento. La gestione delle emergenze mediche richiede molta più programmazione strategica di quanta ne viene al momento dedicata. Anche qualche minuto, può significare tutto”.
“Per quanto riguarda il Peu – sottolinea Capozzi – torniamo a ribadire che è contraddittorio, fu il Tavolo tecnico regionale dell’emergenza urgenza del dicembre 2019 a proporre come modello migliore quello con due centrali, una a Palmanova e l’altra a Trieste, dove lo stesso tavolo bocciava le proposte di riorganizzazione, con il mantenimento della Centrale unica che oggi invece viene rappresentato come la soluzione percorribile”.
“La Giunta regionale – mette in evidenza la consigliera Pellegrino – con le sue scelte, sta strozzando scientemente la sanità pubblica per poi spalancare le porte al privato. Non è questa la strada da percorrere e non è questo ciò che chiede la popolazione della regione. Non eravamo d’accordo con la riforma Serracchiani e non lo siamo con quanto portato avanti da questa Giunta che non è altro che il suo proseguimento”.
“In Consiglio comunale a Trieste c’è una mozione presentata da Adesso Trieste – afferma Massolino – in attesa di discussione da due anni, che chiede la costituzione di una Centrale unica di emergenza di secondo livello a copertura dell’area giuliana, accogliendo una petizione che aveva raccolto 7.500 firme tra il 2019 e il 2020. Continueremo a sostenere anche a livello regionale la necessità di una riorganizzazione del sistema, per garantire l’efficienza di un sistema così cruciale per la vita delle persone”.