“Risulta incomprensibile come in primavera, con un picco di 61 ricoveri in terapia intensiva, avevamo 102 posti letto dedicati Covid sui 207 totali previsti, mentre oggi, nonostante i 10 milioni arrivati dal Governo per il potenziamento di questi reparti, abbiamo 59 posti dedicati ai malati di Covid. È evidente che qualcosa non torna”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo la risposta dell’assessore Riccardi alla sua interrogazione sulla situazione delle terapie intensive in Friuli Venezia Giulia.
“Un’interrogazione su cui si poteva discutere già il 9 novembre scorso in riscontro alla lettera di anestesisti e rianimatori che denunciavano la carenza di posti letto e invitavano a non fornire numeri suggestivi ma non reali – ricorda Sergo -. Un aspetto su cui è necessario fare tutta la necessaria chiarezza”.
“Riccardi ha cercato, come prevedibile, di rassicurare sulla disponibilità di posti letto e sulla capacità di attivarli in 24 o 48 ore. Resta il fatto che, per esempio, a Udine al 29 ottobre, quindi ben prima dell’escalation di casi, il reparto era già saturo con 21 posti disponibili sebbene il piano regionale dei 175 prevedesse per quella struttura 50 posti. Questo ha fatto sì che, almeno secondo quanto riferito dai relativi familiari, un paziente ricoverato a Tolmezzo sia stato trasferito a Trieste perché a Udine non c’erano posti” puntualizza l’esponente M5S.
“Secondo il dato fornito dall’assessore, al 23 novembre avevamo 59 posti letto attivati in terapia intensiva dedicati Covid, con un picco di 56 ricoveri che porta l’occupazione ben oltre il 95% – conclude Sergo -. Considerato, tra l’altro, che il 30% dei posti occupati sul totale di quelli disponibili è la soglia che rappresenta un parametro fondamentale per rientrare nelle diverse zone previste dal Dpcm, continueremo a tenere alta l’attenzione affinché non si verifichino più casi di spostamenti per mancanza di posti nei nostri ospedali”.